Il Lanciano Calcio saluta l’Eccellenza. Il futuro è fosco e tutto da decifrare

Con la sconfitta di oggi (l’ennesima) contro l’Ovidiana Sulmona, il Lanciano Calcio 1920 saluta mestamente ed in anticipo l’Eccellenza abruzzese per retrocedere in Promozione. Un finale purtroppo già scritto da mesi a cui mancava solo l’aritmetica, arrivata al termine dell’ennesimo pomeriggio da dimenticare sul neutro di Scerni. Per descrivere o semplicemente riepilogare tutto quello che non ha funzionato servirebbero giornate, dall’esilio forzato e forse anche voluto dal “Biondi”, teatro delle recenti pagine di storia del calcio frentano, passando per gli allenamenti sul campo di San Vito, finiti anche lì con la “cacciata” di una società che tra viavai di giocatori, dirigenti ed allenatore è riuscita nell’impresa di trasformare la rabbia del popolo frentano in indifferenza, visto che ormai in città e nell’hinterland, quasi nessuno più “piange” per la triste fine del calcio rossonero.

Cosa faranno adesso Pincione ed i suoi soci americani resta un’incognita che forse solo i prossimi mesi aiuteranno a capire. Certo le premesse non sono di certo buone ed anche il più ottimista difficilmente potrebbe credere ad un nuovo rinascimento del calcio lancianese o anche semplicemente ad un dignitoso futuro. Negli ultimi giorni si erano fatte insistenti le voci di una nuova proprietà composta dal patrono dell’Union Fossacesia Peppino Ursini e da alcuni imprenditori locali, ma è stato lo stesso presidente dagli account social ufficiali del club biancorosso a negare con forza un suo coinvolgimento in nuove realtà sportive. «Si parla – ha sottolineato Ursini – della difficile situazione calcistica a Lanciano, che a noi non dovrebbe riguardare più di tanto, però si fa riferimento invece alla nostra Union Fossacesia ed ad una mio ingresso in una fantomatica società lancianese.

Preciso – sottolinea il presidente – che ho un gran rispetto di Lanciano e comprendo il desiderio di tornare ad essere protagonisti, tuttavia non è però elegante pensare che Fossacesia sia considerata terra di conquista, ma soprattutto che circolino voci incontrollate senza reale concretezza. So bene che la nostra società è ambita, me ne sono accorto dalle diverse telefonate che mi sono pervenute, e non solo da Lanciano. Questo però non autorizza a creare attese ad una città calcisticamente importante come Lanciano e non deve al contempo alimentare disillusioni a Fossacesia tra i nostri soci e sostenitori, visto che stiamo concludendo i nostri campionati e stiamo giocando le fasi finali di alcuni di questi campionati e per questa ragione pretendiamo più rispetto ed attenzione su voci che circolano troppo allegramente ed ormai anche da troppo tempo».

Ursini chiude dunque la porta a possibili scenari futuri, con l’unica certezza che il 26 marzo 2023 sarà ricordata come una delle giornate più nere delle recente storia frentana. Gli uomini di mister Daleno torneranno in campo, per l’onore delle armi, il 2 aprile alle 15 in casa dello Spoltore Calcio…ma forse questo non interessa più a nessuno.

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