Una Casa della Comunità in via Spaventa, l’accordo di Paolini con Schael

Sarà discussa oggi pomeriggio in commissione Lavori pubblici, Trasporti, Urbanistica e Pianificazione del territorio la realizzazione di una Casa della Comunità nel palazzo rosso di via Spaventa di proprietà della Asl, dove oggi ci sono gli uffici dell’azienda sanitaria. Il progetto di cui si era parlato un anno fa senza troppi dettagli, oggi risulta essere pronto per arrivare in consiglio comunale dopo un accordo siglato senza troppi clamori tra il sindaco Filippo Paolini ed il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael.

L’accordo prevede la concessione alla Asl, da parte del Comune di Lanciano, dell’immobile denominato “Ex Eca” in via Spaventa con la formula della permuta. Al Comune di Lanciano, come ristoro, andrà l’immobile di proprietà della Asl in via dei Frentani, nei pressi della Torre San Giovanni, che ospitava il servizio veterinario dell’azienda stessa, ma sulla destinazione d’uso c’è ancora un punto interrogativo. La Asl dovrà poi occuparsi della ristrutturazione della palazzina di tre piani e la copertura finanziaria dell’operazione sarà garantita dai fondi Pnrr come previsto dal Piano Strategico Aziendale per un importo complessivo di circa 2 milioni di euro. I fondi arrivano dalla Missione 6 Salute che mira a potenziare e riorientare il sistema sanitario per migliorarne l’efficacia, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica. Da qui la realizzazione delle Case di Comunità.

La palazzina degli uffici Asl in via Spaventa a Lanciano

Ma cos’è una Casa della Comunità? È il luogo fisico di prossimità e di facile individuazione dove la comunità può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. La Casa della Comunità costituisce la sede privilegiata, così come nelle intenzioni della Asl, per la progettazione e l’erogazione di interventi sanitari e di integrazione sociale. L’attività deve pertanto essere organizzata in modo tale da permettere un’azione d’équipe tra i medici di Medicina Generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di comunità e assistenti sociali, anche al fine di consentire il coordinamento con i servizi sociali del comune di riferimento. E all’interno potranno essere ricompresi posti letti di cure intermedie, di hospice, servizi di riabilitazione e mantenimento funzionali.

E se è chiaro come una struttura simile possa essere di grande impatto per la città di Lanciano, nello stesso tempo sorgono dubbi sulla struttura scelta. Via Spaventa, da sempre, è nota per il numero esiguo di parcheggi che offre al quartiere, con una struttura del genere la situazione andrebbe a peggiorare ed il traffico, complici le scuole vicini, ad ingolfarsi ulteriormente. E poi dove saranno riallocati i dipendenti che oggi lavorano lì? Un anno fa si parlava di un trasferimento di quegli stessi uffici di via Spaventa nei locali dell’ex Mario Negri Sud a Santa Maria Imbaro ma anche questa ipotesi è rimasta lettera morta. Ed infine, toccherà anche capire a cosa servirà il locale di Lancianovecchia che si riceverà in permuta dalla Asl. Le risposte, probabilmente, nel prossimo consiglio comunale.

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