La “ianara” approda a San Salvo: spettacoli il 25 e 26 marzo

La storia di una ianara, la leggendaria strega dell’Irpinia, nella lingua asciutta e potente del romanzo di Licia Giaquinto, portato in scena da Elisabetta Aloia farà parte della rassegna teatrale CreatiVita con il terzo spettacolo in programma sabato 25 e domenica 26 marzo.

«La ianara è un salto nel passato, che tocca corde dell’intimità dell’essere umano di sconcertante attualità e verità – spiegano gli organizzatori – Un lavoro che mira al  recupero della tradizione orale, della narrazione di storie di altri tempi in cui  superstizione e credenze popolari prendono voce e corpo. Una donna anima la scena. Sospesa nel passaggio tra la vita e la morte, tra ciò che era e ciò che sarà. Parla una lingua non definita, una sorta di dialetto creato da una mescolanza di dialetti del meridione». 

Gli spettacoli si terranno sabato alle ore 21:00 e domenica alle ore 17:00 nella sala congressi della Bcc Valle del Trigno, in via duca degli Abruzzi, 103.

Sinossi 
Adelina, la protagonista, è una donna che nega per l’intera esistenza la sua natura di strega e per buona parte anche quella di donna. Il suo destino è segnato: è figlia di ianare. Lei vorrebbe vivere la sua infanzia come le altre bambine, invece di essere scacciata per strada come un’appestata. Tutto questo le fa rabbia. Non è come le altre, lei deve imparare “cose molto più importanti”, ereditare il sapere delle erbe, delle viscere, delle voci nascoste, delle cose che non ci sono più.
Vorrebbe essere libera e un giorno decide di fuggire via da tutto ma l’illusione dura poco. È costretta a confrontarsi senza volerlo con il suo essere  donna, con il suo sentire nuove passioni che la spingono a ricercare in sé la sua vera natura.  

Licia Giaquinto è nata e cresciuta in Irpinia, e vive oggi a Bologna. Laureata in lingue, ha vissuto a Parigi facendo diversi lavori. Ha scritto poesie, testi teatrali e tre romanzi: “Fa così anche il lupo” (1993), “E’ successo così” (2000), “Cuori di Nebbia” (2007).
Elisabetta Aloia, diplomata al Cut di Perugia-Teatro Stabile dell’Umbria, ha lavorato tra gli altri con Fibre Paralle, Teatro di Ariele, Teatro delle Rose, Teatroinsieme, Altradanza e Centro Diaghilev. Ha partecipato allo spettacolo “La città invisibile” con la regia di Enzo Vetrano e Stefano Randisi per i Cantieri dell’Immaginario 2013.

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