Con trentadue aperture in undici borghi l’Abruzzo tornano le Giornate Fai di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese in programma sabato 25 e domenica 26 marzo. «Le Giornate Fai di Primavera – ha spiegato il presidente del Fondo per l’Abruzzo e il Molise Roberto Di Monte – sono l’occasione per scoprire luoghi bellissimi, sconosciuti o nascosti della nostra regione, alcuni dei quali abitualmente non aperti al pubblico e visitabili grazie al lavoro delle nostre delegazioni e dei nostri cciceroni volontari, in collaborazione con istituzioni locali e con i privati che hanno dimostrato grande disponibilità. In questa edizione offriamo una scelta quanto mai ampia: in particolare ci sarà la possibilità di visitare borghi e città, edifici pubblici e privati, luoghi di culto e militari, ma anche fare percorsi naturalistici e urbani, nelle aree montane e collinari fino ai porti e ai trabocchi sul mare».
La delegazione di Lanciano organizza sei itinerari, tre riguardano Fossacesia e tre Rocca San Giovanni. Nei “I Palazzi dei Sette Portoni” ci sarà la visita guidata a palazzi, androni e sotterranei privati e, quindi, normalmente non aperti al pubblico. L’itinerario si concentra su Piazza del Popolo, a Fossacesia dove i portoni dei 7 palazzi Contini-Mayer affacciano in modo prevalente. Dalla Fontana delle cinque cannelle ammiriamo quello che sembra un unico palazzo di grandi dimensioni, ma che in realtà cela i 7 Palazzi. Si inizia con il cortile d’ingresso, le cantine e lo studio del primo e più antico Palazzo Contini. Si passa alla Casa Museo Mayer, che più di tutti ha mantenuto l’assetto originario.
“Il Sentiero di Venere e degli Abati” porta alla scoperta di un percorso naturalistico, di circa 7 km, creato appositamente che consente al visitatore di avere una visione insolita del paesaggio dell’abbazia di San Giovanni in Venere e dei trabocchi che ne punteggiano la costa. Dal centro del paese, con partenza da Piazza del Popolo giungiamo sul maestoso Viale di San Giovanni in Venere, preludio di questa passeggiata naturalistica. Giunti all’altezza del Monastero ci si addentra in una stradina che ben presto entra in un folto ed inaspettato bosco.
“Il Paesaggio dell’Abbazia” dal centro del paese giunge sul maestoso Viale di San Giovanni in Venere, preludio di questa passeggiata artistico culturale. All’ombra dei maestosi pini marittimi si ammirano sulla destra i resti di una delle Villa Mayer, il “Casotto”, due piccole stalle ed un minuscolo Silos recuperati con grande scrupolo e lo studio dell’Artista Roberto Micolucci, per giungere all’altra villa, oggi Parco dei Priori, dove secondo tradizione veniva ospitato Gabriele d’Annunzio che amava godere del suggestivo panorama seduto sul sedile semicircolare (esedra del Vate) tuttora esistente.
A Rocca San Giovanni, l’itinerario “I Palazzi nel Borgo” prevede, tra l’altro, la scoperta di palazzi e giardini normalmente non fruibili ed aperti in esclusiva per questa manifestazione. La visita inizia al Palazzo Civico ed alla sconosciuta collezione ivi custodita di arte moderna e contemporanea; dalla chiesa di San Matteo Apostolo e dalla Torre Civica ci si addentra lungo i camminamenti delle mura medioevali per ammirare due recenti installazioni dell’artista camerunense Victor Fotso Nyie. Attraverso i ridenti e colorati vicoli, regno dell’eclettica Lorella, si arriva sul corso ed in palazzo Tartaglia e in palazzo Arturo Colizzi.
“Dal Borgo ai Trabocchi” conduce dal centro abitato di Rocca San Giovanni, con partenza da Piazza degli Eroi, in un percorso dalla ricca varietà arborea che ricade all’interno della riserva. Lungo il sentiero con estesi nuclei forestali di latifoglie a predominanza del genere Quercus, cespuglieti di Ginestra e Lentisco, vigneti ed oliveti, fino ad arrivare all’ambiente marino, caratterizzato dalla strada verde dei trabocchi che si percorre dalla spiaggia della Foce, fino ad arrivare al Trabocco Sasso della Cajana dove ci sarà la mostra di acquerelli di Marco Pallini.
“Il Trabocco e la Grotta” è un percorso culturale-naturalistico, di circa 4 km, che comprende il sentiero L3 della Riserva Naturale Regionale Grotta delle Farfalle, è stato arricchito con la visita al Porticciolo di Vallevò ed al Trabocco Punta Tufano. Dal porticciolo si visita la mostra fotografica che ripercorre la storia della balena che lì si incagliò. Si sale poi sul Trabocco Punta Tufano, dove il traboccante Rinaldo Verì ci racconta la storia di Trabocchi e Traboccanti.
Comments 1