Furto di rame dal campo fotovoltaico a Cupello, «necessario ristabilire la sicurezza»

Ancora le campagne cupellesi nel mirino dei ladri. Dopo masserie e rimesse, è la volta di un impianto fotovoltaico in contrada Reale di proprietà di un’azienda agricola. Dall’impianto è stato portato via del rame, come già accaduto in episodi simili nel territorio. La zona non è nuova a episodi simili, da una masseria limitrofa era stato portato via un trattore poi rintracciato grazie all’allarme gps. Gli episodi sono stati denunciati ai carabinieri.

Foto di repertorio

Sulla questione sicurezza i gruppi di opposizione Insieme per Cupello e Risposta Civica attaccano la maggioranza accusandola di «totale disinteresse».
I gruppi avevano presentato in passato un’interrogazione per chiedere conto «delle misure adottate per contrastare tali fenomeni criminosi e si sollecitava l’adozione di un pacchetto sicurezza che prevedesse da un lato la possibilità di incrementare la presenza di vigili urbani sul territorio (esentandoli dalle mansioni d’ufficio) e dall’altro un più efficace coordinamento tra tutte le forze dell’ordine e gli enti impegnati nel presidio del territorio, anche in rete con i comuni limitrofi. Riscontri non ce ne sono stati». 

Michele D’Alberto (Insieme per Cupello)

«Ad oggi ciò che sappiamo è che la polizia municipale ha perso una unità lavorativa che non potrà neppure essere rimpiazzata a causa della situazione finanziaria di pre-dissesto in cui versa il nostro Comune. Nella consapevolezza di un possibile pensionamento, non si sono attivate procedure che avrebbero potuto garantire un livello più elevato di controllo sul territorio, come ad esempio la partecipazione al progetto “Mille occhi per la città”, un protocollo stipulato lo scorso novembre tra la prefettura di Chieti e numerosi comuni della provincia, che prevede la costruzione di una rete di controllo del territorio grazie alla partecipazione anche di agenzie private». 

Gli stessi gruppi hanno promosso una petizione tra gli abitanti della contrada di Ributtini per sollecitare l’installazione di telecamere di videosorveglianza.
«A nostro avviso la sicurezza è un diritto primario dei cittadini e come tale deve essere garantita in via prioritaria al fine di assicurare lo sviluppo sociale ed economico del territorio».

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