Riaprirà al pubblico per due giorni a settimana l’Agenzia per la Promozione Culturale della Regione Abruzzo a Vasto. È questo l’impegno assunto dall’assessore regionale alla Cultura Daniele D’Amario nel rispondere all’interpellanza del consigliere del Movimento 5 Stelle Pietro Smargiassi. «Una struttura di proprietà di Regione Abruzzo – ha detto Smargiassi – da troppo tempo abbandonata dalle Istituzioni, in uno stato di degrado e sporcizia imbarazzante». Il consigliere pentastellato, che già in diverse occasioni ha riportato l’attenzione sulla struttura di via Michetti, ha sottolineato come ci sia stato, nel tempo, «il disinteresse della giunta regionale di centrodestra e l’inerzia dell’amministrazione comunale che ha portato pian piano alla chiusura di questo importante centro culturale per la città, sacrificando così un servizio di cui molti ragazzi avrebbero potuto beneficiare nel tempo».
Smargiassi ha chiesto all’assessore D’Amario di attivarsi per la riapertura del servizio al pubblico. L’assessore, nel rispondere all’interpellanza, ha ricordato che è stato distaccato a Vasto un funzionario dal Dipartimento delle attività produttive che, insieme alla responsabile dell’Apc di Vasto, permetterà la riapertura al pubblico due giorni a settimana, il martedì e il giovedì. L’assessorato ha anche avviato un’interlocuzione con il Comune di Vasto per gli interventi di manutenzione straordinaria all’esterno della struttura, così da renderla nuovamente fruibile in sicurezza. Bisognerà invece attendere per la riapertura dell’auditorium, su cui sarà necessario intervenire per l’adeguamento alle attuali norme antincendio.
«Sia chiaro non mi sono limitato a segnalare un problema – aggiunge Smargiassi -. Sono stato il primo a proporre una soluzione, a mio avviso virtuosa, ovvero utilizzare i percettori di Reddito di Cittadinanza come forza lavoro per implementare il servizio». Una strada che, ad oggi, non è stata intrapresa. E il consigliere torna anche a chiedere «più personale così da poter tornare ad una riapertura tutti i giorni, per tornare a dare un servizio ai nostri giovani».
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