Fronte compatto di cinque associazioni ambientaliste di Vasto contro l’abbattimento degli alberi. L’ordinanza firmata dal sindaco, Francesco Menna, il 20 febbraio scorso, dispone il taglio di 30 alberi, in gran parte pini, perché a rischio crollo.
Comitato civico “Amici degli alberi”, Forum Civico Ecologista, Wwf Zona frentana e Costa teatina, Italia nostra del Vastese e Gruppo Fratino Vasto hanno diramato una nota con la quale esprimono preoccupazione e contrarietà al provvedimento di Menna.
Le associazione ambientaliste affermano che «il provvedimento risulta carente delle relazioni tecniche a supporto della ritenuta e presunta pericolosità delle 30 piante ad alto fusto, nella maggior parte pini, che dovrebbero essere abbattuti, per cui si chiede se esistano perizie fatte da tecnici agronomi o forestali, che ne attestino lo stato morente o pericolante». Su questo punto, l’assessore Alessandro D’Elisa aveva detto a Chiaro Quotidiano che i controlli e le verifiche erano stati effettuati da due tecnici del Comune (leggi): il dottore forestale Francesco Marsico e l’ingegnere Domenico Martino.
L’ordinanza veicolerebbe, inoltre, «un messaggio altamente diseducativo e comunque riduttivo della importanza degli alberi». Per le associazioni firmatarie «si dimentica, o si omette di ricordare, che gli alberi svolgono funzioni essenziali e forniscono beni utili, detti servizi ecosistemici, contribuendo alla qualità urbana». Il riferimento è al passaggio dell’ordinanza che invita i cittadini a controllare gli alberi di proprietà che insistono sugli spazi pubblici: «I cittadini allarmati dalle paventate sanzioni pecuniarie, denunce e richieste di risarcimento danni, si affretteranno a tagliare alberi nelle loro proprietà, senza valutarne in modo obiettivo i pro e i contro, e l’effettivo rischio esistente. Potrebbe scatenarsi una vera e propria corsa all’abbattimento».
«Facciamo appello ai cittadini, ai membri di maggioranza e di minoranza del consiglio comunale, affinché valutino il rapporto costi-benefici recuperando una visione di alberi “alleati”, anziché meri elementi di pericolo e rischiosi per l’incolumità pubblica – concludono le associazioni – L’abbattimento deve essere l’ultima azione possibile, dopo aver vagliato attentamente tutte le altre più conservative e dopo scrupolosa perizia tecnica, come del resto indicato anche nello stesso Regolamento del verde pubblico e privato adottato dall’amministrazione comunale. Per la sicurezza è fondamentale una costante manutenzione del verde pubblico, con potature fatte a “regola d’arte” da personale qualificato e competente per prevenire situazioni di pericolo».