Telecamere anche nelle contrade, «non serviva una raccolta firme»

«Progetto Lanciano arriva in ritardo, non serviva una petizione per chiedere telecamere che quest’amministrazione aveva già previsto di installare». Così l’assessore a Sicurezza e Decoro urbano, Tonia Paolucci, risponde alla raccolta firme, più di 800, che chiede un nuovo sistema di videosorveglianza nelle contrade. Le nuove telecamere nelle contrade, infatti, rientrerebbero nel progetto previsto dal bando del Ministero dell’Interno su sicurezza e videosorveglianza a cui il Comune ha partecipato lo scorso diecembre.

Tonia Paolucci

L’idea progettuale da implementare si basa sull’impegno di investimenti per la sicurezza dei cittadini e della città, mediante l’ampliamento sul territorio dei sistemi di telecontrollo, con videocamere da collocare in ulteriori aree urbane della città, proprio come le contrade, anche potenziate con nuove tecnologie di rilevazione.

A tale scopo, per la partecipazione al fondo per la sicurezza urbana, è stato predisposto l’intervento dal titolo “La Sicurezza prima di tutto” che prevede un progetto per lo sviluppo di un sistema software per l’integrazione di sistemi di videosorveglianza al Sistema Centralizzato Nazionale Targhe e Transiti (SCNTT), di installazione di sistemi di videosorveglianza dotati dei più moderni ed efficaci strumenti tecnologici ed informatici per la lettura targa e segnalazione dei veicoli sospetti o rubati. «La sicurezza è per noi prioritaria, non solo nel centro cittadino ovviamente, e qualora riuscissimo ad accedere a questo fondo – spiega l’assessore Paolucci -, arriveremmo a circa 40 telecamere in città, tutte regolarmente collegate al commissariato di Polizia».

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