Rabbia e incredulità. Sono i sentimenti che i parenti delle vittime della tragedia dell’hotel Rigopiano provano dopo la sentenza di primo grado. «È confermato il fallimento della giustizia italiana. Una sentenza assurda», dice Mario Tinari, papà di Jessica, morta sotto le macerie a 24 anni insieme al suo fidanzato, Marco Tanda, 25 anni. «Noi volevamo sperare nella giustizia italiana che sarebbe cambiata, ma non cambia nulla: l’Italia è un Paese allo sfascio, la giustizia non esiste. La colpa è di chi è morto, alla fine questo è il succo della questione. L’unica condanna l’abbiamo avuta noi familiari: io sono condannato a vita dopo quello che mi è successo: avevo un’unica figlia».
Video di Nicola Cinquina