Stati generali del Psi: «La sinistra torni unita contro il sovranismo delle disuguaglianze»

Socialisti riuniti a Vasto, nella Sala Aldo Moro, per l’appuntamento organizzato dalla Federazione di Chieti del Psi con la partecipazione del segretario nazionale, Enzo Maraio. Il leader traccia la strada dopo la sconfitta elettorale che ha lasciato il partito del garofano fuori dal Parlamento. L’obiettivo è «ripartite dal rapporto con le persone, dai sindacati, dai territori e da parole chiave quali lavoro, scuola pubblica, sanità, temi che il governo Meloni sta mettendo in discussione con l’autonomia differenziata», ma anche con «la proposta di modificare gli stipendi dei docenti a seconda della regione mettendo in campo le gabbie salariali», quando invece è necessario «adeguare gli stipendi dei nostri docenti alla media europea di circa semila euro l’anno in più». L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni tutela «classi sociali già alte, invece noi difendiamo gli ultimi».

Al tavolo dei relatori, oltre a Maraio, l’ex europarlamentare Pia Locatelli, attuale responsabile esteri del Psi, la componente della segreteria nazionale, Gabriella D’Angelo, che ha moderato il dibattito, i segretari regionale, provinciale e cittadino, Gianni Padovani, Giovanni Scioli e Luigi Rampa, l’assessore comunale Gabriele Barisano. Collegato in videoconferenza Valdo Spini, ex ministro e parlamentare per otto legislature.

Temi nazionali, regionali e locali negli Stati generali del socialismo, che «sono la risposta all’attuale governo, al populismo sovranista e alle politiche che non sono finalizzate alla tutela degli ultimi, alla giustizia sociale e al riconoscimento dei diritti», afferma Gabriella D’Angelo. «Però le colpe non sono di chi attualmente governa, ma della sinistra e dell’incapacità di fare squadra, l’allontanamento dalle problematiche della gente comune rispetto alle povertà. Secondo noi, bisogna ripartire inglobando tutte le anime socialiste, che oggi sono sparse in vari circoli, associazioni, fondazioni che si sono creati attorno al simbolo e allargare il campo a una sinistra moderata, progressista e riformista. Gli ideali socialisti sono sempre attuali e da quelli bisogna ripartire tenendo a mente che il Partito socialista esiste in quasi la metà delle realtà europee. Dobbiamo guardare alle politiche del lavoro attuate in Spagna e nelle altre socialdemocrazie europee: Finlandia, Danimarca, Portogallo, Germania, che attuano politiche finalizzate non solo al rilancio dell’economia, ma anche alla riduzione delle disuguaglianze. Il 25 e il 26 febbraio a Taranto avremo gli Stati generali delle regioni meridionali».

In città, con la lista Avanti Vasto, i socialisti sono parte della maggioranza. Sono rappresentati dai consiglieri comunali Maria Molino e Nicola Di Stefano. Il segretario cittadino del Psi e di Avanti Vasto, Luigi Rampa, constata «la mancanza della politica nell’attuale amministrazione, che deve tornare a decidere il futuro della città e della regione dando opportunità di lavoro e migliorando la sanità, a partire dallo stato pietoso dell’ospedale di Vasto». Il Partito socialista, insieme alle altre forze del centro sinistra, vuole garantire ai cittadini «solidarietà a diritti civili».

Il prossimo appuntamento elettorale in vista del quale i socialisti iniziano a riorganizzarsi è con le regionali del 2024. Di questo e delle problematiche del mondo del lavoro ha parlato Barisano, secondo cui «il centrosinistra deve riconoscere gli errori per poter aspirare a vincere le prossime elezioni».

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