Il nome nuovo è quello di un vincente, tanto da giocatore, quanto da allenatore. La Vastese, dopo aver salutato il dimissionario Pino Ferazzoli e l’esonerato Alessandro Lucarelli, avrebbe già scelto il terzo allenatore stagione (ripetendo quanto già successo nel 2018/2019 con Palladini, Montani e Papagni).
Decisione da parte del direttore sportivo Marinucci Palermo, insieme ai presidenti Bolami e Scafetta, ricaduta sul classe 1965 Giovanni Cornacchini. In sette stagioni in D per i biancorossi si tratta del dodicesimo allenatore in panchina: prima di lui Colavitto, Favo, Palladini, Montani, Papagni, Amelia, Silva, D’Adderio e i primi due di questa stagione.
Il “Condor” marchigiano vanta una grande carriera nel mondo del calcio, iniziata da attaccante arrivando fino alla conquista dello Scudetto con il Milan degli olandesi (1991). Non solo, dalla A alla C infilando qualcosa come quasi 500 presenze tra i professionisti e oltre 150 reti.
Vincendo altri campionati, la B con il Bologna e in C (Piacenza e Perugia) senza dimenticare la Coppa Italia con il Vicenza nel 1997. Unica esperienza in Abruzzo, in Serie B, datata 1997/1998, con il Castel Di Sangro. Da allenatore percorso iniziato, nel 2003, in D con la Cagliese arrivando fino alla passata stagione con il Forlì. 180 panchine in C (Bari, Ancona, Fermana, Viterbese, Fano e Gubbio) e oltre 250 in D dove ha vinto due campionati in due piazze colorate di biancorosso: ad Ancona nel 2014 e quella più recente, a Bari, tre anni fa. Domani, a meno di clamorose sorprese, dirigerà, sul sintetico di Scerni, il primo allenamento da allenatore della Vastese. Ha accettato con grande entusiasmo e già contro il Termoli, all’Aragona, vorrà regalare la prima gioia al popolo vastese. I tre punti serviranno come oro per riprendere la corsa verso la salvezza diretta.
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