«Da parte dell’amministrazione c’è l’obiettivo e l’interesse di riportare l’Archivio di Stato a Lanciano, ed anche se questa decisione non spetta a noi, siamo vigili su tutte le opportunità che potranno presentarsi». E’ con queste parole che l’assessore alla Cultura Danilo Ranieri parla a Chiaro Quotidiano dell’ormai annosa ed irrisolta questione della locale sede dell’Archivio di Stato chiuso nel maggio 2014 a dispetto delle proteste dell’allora sindaco Mario Pupillo e di tutti i ricercatori che nonostante il disappunto e possibili soluzioni alternative (all’epoca si era parlato di alcuni locali di Lancianofiera e della Sangritana da utilizzare come ricovero per i documenti) nulla poterono contro la scelta della Direzione Generale Archivistica di Roma.
In attesa che chi di dovere prenda una decisione il Comune di Lanciano non intende farsi trovare impreparato «un primo ed importante passo – sottolinea Ranieri – sarebbe quello di riportare in città tutto il patrimonio documentale attualmente depositato in un capannone di Loreto Aprutino: l’Archivio di Stato rappresenta le memoria identitaria, storica e culturale non solo della nostra città ma di tutto il comprensorio, oltre che un luogo di ricerca, studio ed approfondimento: vogliamo trovare un luogo che sia anche un capannone per ospitare l’archivio purchè esso sia in città e non in altri posti». Ma l’idea dell’amministrazione Paolini e dell’assessore alla Cultura è quella di dare una sede adatta e fruibile per un così importante patrimonio: «abbiamo offerto alla Direzione Provinciale dell’Archivio di Stato di Chieti la nostra collaborazione per riqualificare la vecchia sede dell’Archivio Notarile di viale Marconi e siano disposti anche ad impegnare delle risorse per la sua sistemazione, vediamo cosà accadrà ma siamo vigili ed attivi su un fronte culturale che ci riguarda da vicino».
Ma quella dell’Archivio di Stato non è l’unica questione di cui il governo cittadino intende occuparsi come afferma ancora lo stesso Ranieri, «abbiamo dei problemi di spazio anche con gli archivi comunali dove oltre ai classici faldoni ci sono anche dei documenti antichi che non possono essere digitalizzati e che vanno invece preservati, quindi l’idea di uno spazio comune per archivi di stato e comunale potrebbe essere percorribile». Nono solo fondi e documenti perchè sotto la lente d’ingrandimento c’è anche il vecchio Museo Civico negli anni rimpiazzato dal più moderno e curato Polo Museale Santo Spirito ed ormai lasciato all’abbandono e in disuso da decenni. Per l’edificio nel quartiere storico di Civitanova, a pochi passi da Santa Maria Maggiore e dei cento gradoni c’è un progetto di restauro e di riqualificazione con i fondi da reperire tramite la partecipazione ad un bando. «La mia idea – conclude l’assessore Ranieri – è quella di dare vita per un sistema museale diffuso che includa Museo Civico, Polo Museale Santo Spirito e Museo Diocesano, senza dimenticare le bellezze artistiche ed architettoniche del nostro centro storico. Vogliamo far crescere il nostro potenziale e la nostra attrattiva orientandoci verso un turismo lento ed esperenziale che permetta al visitatore di rimanere in città almeno sette-otto ore». A tal proposito Lanciano porterà la sua storia ed arte alla Borsa del Turismo Religioso “Koinè” che si terrà a Vicenza dal 13 al 15 febbraio.