Ricerca sul cancro, in Abruzzo in corso cinque progetti finanziati da Airc

Sono cinque i progetti di ricerca sul cancro sostenuti nel 2023 da Airc in Abruzzo, dove è attiva anche una borsa di studio. In occasione della prima campagna di raccolta fondi dell’anno, quella delle Arance della Salute, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro fa il punto sullo stato della ricerca sul territorio nazionale. «Fondazione AIRC apre il 2023 con un investimento di 137 milioni 392mila euro a sostegno di circa 6 mila ricercatori impegnati a trovare soluzioni sempre più efficaci per prevenire e diagnosticare precocemente il cancro, e per curare tutti i pazienti. Un risultato possibile grazie alla costante fiducia di 4,5 milioni di donatori e 20 mila volontari, che conferma AIRC quale primo polo privato di finanziamento della ricerca indipendente sul cancro in Italia, con 704 progetti di ricerca, 91 borse di studio, 21 programmi speciali e un sostegno continuativo a IFOM, centro di eccellenza internazionale», spiega Airc. Per l’Abruzzo sono stati deliberati 553.900 euro, per il sostegno di 5 progetti di ricerca. Un risultato reso possibile anche grazie alle iniziative del Comitato Abruzzo Molise Fondazione AIRC, presieduto da Maria Francesca De Cecco, attivo dal 1996 per organizzare e promuovere ogni anno numerosi appuntamenti di raccolta fondi che si affiancano alle campagne nazionali di AIRC.

I centri di ricerca sono quelli delle Università di Chieti e de L’Aquila. A Chieti inizia il terzo dei cinque anni per lo studio portato avanti da Renato Mariani-Costantini dal titolo “Cytomegalovirus infection impacts on neural crest programs to drive paraganglioma development”. È al secondo anno il progetto di Simone Sala “Developing new antibody-drug conjugates (ADC)s for neuroblastoma and glioblastoma”. Si avvicina alla conclusione il progetto di Emma Di Carlo “Nanoparticle-mediated cytokine targeting to overcome immunosuppression and improve immunotherapy in prostate cancer”. A L’Aquila c’è Nadia Rucci, impegnata nel terzo anno del progetto “Tumour extracellular vesicles educate the bone to promote their growth and metastasis: finding targetable pathways”. In Molise finanziato per il secondo anno il progetto di Licia Iacoviello, Effects of ultra-processed food intake on breast cancer risk and potential pathway, portato avanti all’Isituto neurologico Mediterraneo Neuromed di Pozzil.

A Chieti inizia anche il progetto del giovane ricercatore Domenico Mattoscio “Resolvins as Novel Therapeutics to Enhance Anti-Tumor Immunity”. È alla D’Annunzio anche Alice Ramassone, che ha ricevuto una borsa di studio di formazione per lavorare sul progetto biennale “Decoding the pathologic impact of miR-15a/miR-16-1 transcription by RNA polymerase III in Chronic Lymphocytic Leukemia”

foto Airc

«I progressi della ricerca oncologica hanno portato un significativo miglioramento globale della percentuale di sopravvivenza al cancro con una importante accelerazione negli ultimi anni – sottolinea Federico Caligaris Cappio, Direttore Scientifico Fondazione AIRC –. C’è però ancora molto da fare per garantire una cura a tutti i pazienti. Per questo AIRC sta disegnando una ‘road map’ adeguata ai nuovi tempi per affrontare sfide difficili quali l’internazionalizzazione, il ricambio generazionale dei ricercatori, le disparità territoriali, l’educazione e l’informazione in oncologia e le modalità di traslazione clinica dei risultati della ricerca con tutte le relative implicazioni, inclusi i rapporti con i pazienti. Questa strategia richiede investimenti ingenti e progettualità che agiscano oggi guardando al domani perché la ricerca non si improvvisa ma si costruisce nel tempo con rigore e metodo».

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