Vent’anni senza Donato Iezzi: «Amava mettersi a disposizione della collettività»

La pioggia battente riporta la memoria esattamente a vent’anni fa, a quel tragico 25 gennaio 2003 quando Donato Iezzi venne travolto da un intercity che viaggiava sulla linea adriatica. Il 34enne sindaco di Torino di Sangro era sul ponte ferroviario in località Le Morge per verificarne le condizioni in una giornata pesantemente segnata dal maltempo, impegnato, come in ogni giorno della sua vita, nel servizio alla comunità. E oggi Torino di Sangro e tutti i sindaci d’Abruzzo gli hanno reso omaggio, stringendosi, ancora una volta, alla sua famiglia. È stata commovente la deposizione di una corona di fiori dinanzi alla stele sulla pista ciclopedonale, dove un tempo passava la ferrovia, a pochi metri dal luogo dove Iezzi perse la vita.

Le interviste al sindaco Nino Di Fonso e al responsabile della protezione civile Rinaldo Liberatoscioli

Il sindaco Di Fonso, nel secondo momento in piazza Donato Iezzi, ha ricordato con commozione l’amico scomparso, introducendo poi gli interventi degli assessori regionali Nicola Campitelli e Daniele D’Amario, dell’onorevole Alberto Bagnai, del presidente della provincia Francesco Menna e del presidente di Anci Abruzzo, che ha sostenuto l’iniziativa, Gianguido D’Alberto.

Le interviste a Francesco Menna e Giaguido D’Alberto

La moglie Cinzia Cannone, i figli Giulio, Damiano e Simona, piccolissimi quando il papà fu strappato alla vita terrena, hanno partecipato con emozione e commozione ad ogni momento. Presenti anche i genitori di Iezzi, la sorella, e tanti amici che con lui hanno condiviso momenti importanti. Ed è proprio il suo amore per la sua gente a restare come tratto distintivo della sua vita e del suo servizio donato alla comunità.

L’intervista a Cinzia Cannone

Nella mattinata è stata anche scoperta la targa benedetta da Papa Francesco la scorsa settimana e c’è stato poi l’omaggio di tutti i presenti, raccolti in preghiera, dinanzi alla sua tomba. Una vita ricca di significato, quella di Donato Iezzi, divenuta fonte di ispirazione per tante persone. Anche suo figlio Damiano ha scelto di impegnarsi come volontario di protezione civile e di scegliere un percorso di studi legato alla protezione civile.

L’intervista a Damiano Iezzi

Torino di Sangro ricorda Donato Iezzi

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