Dopo due anni tornano le celebrazioni in onore di San Biagio

Tra le tradizioni lancianesi che la pandemia aveva costretto a sospendere negli ultimi due anni c’è anche la festa in onore di San Biagio vescovo e martire che, secondo il calendario cristiano cade il giorno 3 febbraio. I cittadini frentani infatti sono molto legati al rito dell’unzione della gola che si riceve recandosi nella chiesa dedicata al santo che sorge nel quartiere Lancianovecchia e che è la più antica della città. Dopo la cancellazione dell’edizione 2021 e quella del 2022 svoltasi in edizione limitata quest’anno si torna con il programma religioso e con il triduo che inizierà martedì 31 gennaio con il Rosario e la Santa Messa, abbinamento questo che si ripeterà anche mercoledì 1 febbraio e giovedì 2 Festa della Candelora.

Venerdì 3, festa di San Biagio si procederà con l’unzione della gola dalla mattina e fino alle 21.30: sono inoltre previste tre Sante Messe: alle ore 8, alle 9.30 e alle 11.30 quando a presiederla ci sarà monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo della diocesi di Lanciano – Ortona. San Biagio è una figura la cui devozione è molto forte non solo a Lanciano ma in tutto l’Abruzzo: vissuto tra il III e il IV secolo a Sebaste in Armenia (Asia Minore), venne nominato vescovo della sua città. A causa della sua fede venne imprigionato dai Romani, durante il processo rifiutò di rinnegare la fede cristiana e per punizione fu straziato con i pettini di ferro, che si usano per cardare la lana. Particolare è inoltre un altro aspetto della tradizione che in questo giornpo prevede l’acquisto dei tradizionali taralli benedetti dolci (con lo zucchero) o salati con i semi di anice.

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *