Cgil: «I ritardi nelle retribuzioni creano disagi ai lavoratori della Lido srl»

La segreteria provinciale della Cgil di Chieti torna a porre l’accento sulla situazione dei lavoratori della Lido srl società titolare delle residenze protette per disabili “Il Castello” di Crecchio, e della “Tommaso Berardi” di Ortona. In entrambe le strutture da orma diversi mesi ci sono dei ritardi nei pagamenti delle retribuzioni. «La Lido srl – si legge nel comunicato del sindacato – con una nota del 23 dicembre discorso aveva risposto ad un nostro sollecito, indirizzato al Dipartimento Sanità con delle rassicurazioni e preannunciando solo un lieve slittamento nel pagamento della tredicesima. Ad oggi – prosegue il segretario Giuseppe Rucci – quelle rassicurazioni sono rimaste solo sulla carta poiché oltre alla tredicesima manca anche la retribuzione corrente: non sappiamo perchè si sia generata questa situazione ma è certo che essa sta determinando enormi difficoltà ai lavoratori ed alle loro famiglie, in un momento particolarmente complicato per quello che riguarda la situazione del paese, ed in particolare quello che riguarda gli aumenti dei costi energetici, alle spese per i costi familiari e alla crescita dell’inflazione.

Tutto questo genera anche molta preoccupazione per il futuro: stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori che con encomiabile impegno e professionalità hanno fornito continuità assistenziale durante tutto il periodo della pandemia, pagando un prezzo altissimo anche in termine di contagi». Ma le denuncia del sindacato non si ferma alle parole visto che è stato formalmente richiesto l’intervento ufficiale del Servizio Accreditamento Strutture, della Regione Abruzzo nelle more delle obbligazioni alle quali le strutture stesse devono attenersi: la speranza è quella di fare chiarezza su una situazione delicata garantendo la continuità lavorativa ed economica a tutti gli operatori, impiegati da tantissimi anni in questo servizio. «Abbiamo sollecitato e sensibilizzato anche i sindaci interessati – conclude Rucci – affinché anche loro possano intervenire a sostegno e, in assenza di risposte positive e concrete, saranno individuate ulteriori iniziative da mettere in campo».

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