Nuovo piano di protezione civile comunale da redigere e approvare entro il 2023. È questo l’obiettivo dell’amministrazione Paolini per l’anno appena iniziato a fronte di un piano, ormai superato, in vigore dal 2010. I piani di protezione civile comunali sono gli strumenti che supportano i sindaci, quali autorità competenti in materia, nel fronteggiare una qualsiasi calamità attesa sul territorio. Ogni Comune è tenuto a dotarsi di un piano di protezione civile comunale che deve essere redatto, aggiornato, revisionato e rivalutato periodicamente sulla base degli indirizzi regionali.
«Contiamo di modificare quello esistente, valutarlo insieme ai comuni limitrofi e di riferimento del nuovo centro di Re di Coppe (Frisa, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Santa Maria Imbaro, Mozzagrogna, Sant’Eusanio del Sangro, Castel Frentano e Treglio, ndr) e poi portarlo in consiglio comunale entro il 2023 perché quello attualmente in vigore, per molti versi, non è più attuabile – commenta l’assessore Paolo Bomba -. In molte aree della città è cambiata la morfologia del luogo, la destinazione d’uso, la viabilità ed in generale sono cambiate anche le norme negli anni».
Il piano deve poi essere coordinato con il Piano del Governo del Territorio e con gli altri strumenti urbanistici vigenti. Il suo scopo, infine, è quello di identificare le strategie operative più opportune e il modello d’intervento per affrontare un superare gli eventi emergenziali dovuti ai rischi presenti sul territorio comunale. E Lanciano, dalla sua, ha anche il nuovo centro di Re di Coppe inaugurato lo scorso dicembre in attuazione del “Piano regionale di interventi strutturali e antisismici di edifici strategici ad elevato rischio sismico” e, considerata la sua ubicazione in un’area strategica della provincia di Chieti, sarà a tutti gli effetti anche Polo logistico della Protezione Civile regionale a servizio del territorio.
