«La situazione del settore sportivo a Lanciano nell’anno 2022 mi ha permesso di vedere e capire quali sono i problemi, le emergenze e le criticità dei principali impianti della nostra città». Sono queste le prime parole con cui Danilo Ranieri, assessore allo Sport parla a Chiaro Quotidiano della difficile e spesso precaria situazione in cui lo sport viene praticato in città. Le principali problematiche – secondo il vice sindaco – sono quattro, e la prima riguarda l’insufficienza stessa delle strutture.«Aver perso l’ “Esposito” (che sorgeva all’interno di Villa delle Rose, poi demolito dalla giunta Pupillo) mette il “Di Meco” (che si trova nel quartiere Santa Rita) nelle condizioni di essere super affollato, con dei pomeriggi – afferma Ranieri – in cui sono addirittura quattro le squadre che lì si allenano. Non aver più a disposizione l’ “Esposito” è per la città una mancanza grave, in quanto lì giocavano il lunedì gli amatori, il martedì, mercoledì e giovedì vi si allenavano le giovanili e il sabato e la domenica c’era spazio per le varie gare di campionato. Ora abbiamo più società sportive e più tesserati che inevitabilmente vanno a congestionare la struttura dell’ex quartiere 167».
Il secondo macro problema sollevato dall’assessore riguarda «il pessimo stato manutentivo di tutte le strutture, a partire dal Palazzetto dello Sport, dal “Di Meco”, arrivando alla pista di atletica di via Rosato. Questa è un’altra grana a cui dovremo cercare di mettere rimedio nei prossimi anni, cominciando già dal 2023 grazie a questi contributi che metteranno a disposizione Comune e Regione Abruzzo». Nel dettaglio per quanto riguarda il Palazzetto dello Sport, l’appalto è stato già assegnato per un importo totale di 700 mila euro, provenienti dal bando Sport e Periferie. A questa cifra il Comune aggiunge circa 200 mila euro, necessari per la revisione prezzi ed il rialzo del costo delle materie prime. «Il cantiere – sottolinea ancora Ranieri – riguarderà innanzitutto la copertura ed anche l’efficientamento energetico: resta però il problema dei bagni e soprattutto del parquet».
Sotto l’occhio dell’amministrazione Paolini c’è anche il Palamasciangelo che dismesse le vesti di hub vaccinale è tornato alla sua destinazione d’uso originaria, «la situazione di questa struttura – afferma l’amministratore frentano – si è aggravata negli ultimi anni a causa delle pesanti infiltrazioni di pioggia. Come Comune risparmiando sui fondi di riserva sia ordinari che straordinari, abbiamo messo da parte durante l’anno circa 96mila euro, somma che speriamo sia sufficiente per un intervento particolare che prevede di non smontare guaina e copertura (risparmiando quindi anche sui costi di smaltimento) creando un rivestimento esterno a cappella ed in lamiera che dovrebbe aiutare a contenere e limitare fortemente il problema delle piogge». Per quanto riguarda il parquet «che è in uno stato penoso» dalla Regione dovrebbe arrivare invece un contributo di 120mila euro.
Per il “Marcello Di Meco” da L’Aquila dovrebbero arrivare 50mila euro che serviranno per sostituire l’attuale impianto d’illuminazione, estremamente energivoro, e non adeguato al campo sportivo secondo le norme richieste da Federazione Gioco Calcio e Lega Nazionale Dilettanti che al di là di eventuali deroghe concesse non sempre coprono, a livello assicurativo, gli eventuali infortuni di giocatori e tesserati. «Si tratta – sottolinea Ranieri – di una situazione normativo a rischio violazione che deve assolutamente essere messa a posto: inoltre questa struttura, insieme alla pista di atletica è quella che maggiormente impatta sui bilanci del comune».
Anche l’anello dedicato all’atletica leggera ha bisogno di non pochi interventi a partire dall’impianto d’illuminazione, arrivando al certificato di agibilità. Il terzo problema evidenziato riguarda invece le risorse umane con il Comune che ha a disposizione tre soli custodi, di cui ben due con problemi fisici, «di conseguenza la vigilanza è garantita solo al Palazzetto dello Sport e per le altre strutture ci stiamo avvalendo della disponibilità di volontari e cooperative: questa – sottolinea l’assessore – è una situazione grave con il mondo dello sport che chiede risposte certe e tempestive che purtroppo spesso non siamo in grado di dare».
Il quarto problema è la conflittualità con i rapporti, spesso tutt’altro che amichevoli, tra le diverse realtà sportive che, in mancanza di spazi sono spesso in contrasto per i pochi impianti disponibili. Per migliorare questa situazione Ranieri vuole mettere a sistema le palestre comunali, realizzando un protocollo d’intesa già stretto con le scuole Umberto I, Eroi Ottobrini e D’Annunzio, per mettere a disposizione dello sport, con fasce orarie concordate, anche queste palestre scolastiche. Un discorso simile è stato già avviato con Francesco Menna, presidente della Provincia di Chieti per fare lo stesso con le palestre provinciali. «Per fare ciò – conclude Ranieri – ci vorrà un lungo lavoro, ma iniziando si potrà beneficiare di spazi prima d’ora mai sfruttati».