Sembra prendere sempre più piede la corsa alle rinnovabili nel Vastese. L’elenco dei progetti da valutare ricadenti nel nostro territorio è da aggiornare con un altro parco eolico denominato “Montemezzo”. Si tratta di un impianto proposto dalla Lova srl di Lanciano da realizzarsi tra i comuni di Montazzoli e Colledimezzo dalla potenza di 21 Mw.
Il parco sarà composto da 5 aerogeneratori da 4,2 Mw di potenza ciascuno. Il diametro del rotore è di 136 metri, mentre l’altezza della torre è di 112 metri.
Il progetto è un aggiornamento di quello di oltre 10 anni fa proposto dalla Fera srl (di cui i proponenti erano coprogettisti) e non realizzato pur avendo ottenute le necessarie autorizzazioni. Il parco dovrebbe essere collocato al confine tra i due comuni in un’area di 3mila metri quadri compresa tra il Monte Civita (Montazzoli, 2 aerogeneratori) e Piano del Monte (Colledimezzo, 3 aerogeneratori).
Ciò che suscita qualche perplessità è l’assenza di una programmazione che eviti la concentrazione di impianti nello spazio di qualche chilometro favorita dalla necessità di produrre energia da fonti non fossili. In quell’area infatti, è in corso la procedura autorizzativa per il repowering del parco “Alto Vastese”, presentato dalla Edison Energie: una situazione paradossale in cui da una parte si dimezzerebbe il numero delle torri già presenti (da 16 a 8 della Edison) e dall’altra se ne pianterebbero altre 5 ex novo. La Lova, società proponente, cita la presenza dell’altro parco per suffragare la bontà della scelta di quell’area per impianti eolici (grazie alla concentrazione dei venti), ma non analizza l’effetto cumulo.
Il progetto è stato presentato allo sportello regionale a metà novembre, ma è andato in pubblicazione dallo scorso 14 dicembre perché gli uffici regionali hanno chiesto alcune integrazioni.
Su quest’ultimo impianto la Stazione Ornitologica Abruzzese ha presentato una serie di osservazioni, tra le quali proprio l’assenza di tale studio: «Non viene in alcun modo valutato l’effetto cumulo con gli impianti limitrofi, a partire da quello Edison per il quale è in queste settimane in corso la procedura di Via nazionale».
Nella documentazione, la Lova ha allegato anche le autorizzazioni passate e su questa circostanza la Soa evidenzia che sono prive «di qualsiasi significato stante: il diverso proponente, il tempo trascorso che ha comportato, in assenza di proroghe che non risultano tra gli atti depositati, il venir meno di tutti questi atti». Oltre a questi aspetti, l’associazione denuncia anche studi carenti riguardo l’avifauna in cui mancano 13 anni di dati.
L’iter prevede 30 giorni della Valutazione ambientale prevede 30 giorni per presentare osservazioni prima dell’inizio della discussione.