«Il Natale dei bambini in casa famiglia sarà un Natale fatto di affetti e calore, in cui l’amore cercherà di sopperire ad ogni mancanza». È così che Rita Di Biase, responsabile ed ideatrice della casa famiglia Il Volo del Colibrì, a Castel Frentano dal 2014, ci racconta le festività natalizie viste da un punto di vista un po’ diverso.
Nella casa famiglia l’aria che si respira è, appunto, familiare e ai bambini che si trovano costretti a vivere lontani dai loro genitori si cerca in ogni modo di non fare sentire queste assenze. «Abbiamo iniziato ad immergerci nel clima natalizio fino dall’inizio dell’Avvento preparando un calendario, addobbi e biscotti di pan di zenzero. Il menù del pranzo di Natale? È stato scelto da loro – racconta Rita a Chiaro Quotidiano -. Così come ogni attività o uscita. Diamo loro tutto il supporto psicologico che la situazione richiede, pensiamo alla loro istruzione e tutto ciò che concerne la loro formazione ma ciò che assolutamente non deve mai mancare è l’amore».
Oggi nel Volo del Colibrì ci sono dieci bimbi, alcuni con il regime semiresidenziale tornano a dormire nelle loro case, gli altri invece vivono lì ed hanno dai 2 anni e mezzo ai 15 anni. In casa famiglia si sta al massimo per tre anni, poi quando possibile si torna nella propria famiglia d’origine oppure si va in quella affidataria anche se il percorso non è sempre dei più semplici. «Noi cerchiamo di non far mancare loro nulla, soprattutto dal punto di vista affettivo. Il nostro è soprattutto un approccio materno e – continua Rita – non potrebbe che essere così. Facciamo di tutto per colmare lacune e riempire vuoti e quando sono gli stessi bimbi a dirci che “non hanno fretta di andare via”, vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro».
Un accudimento materno fatto di coccole, vicinanza e affetto senza però dimenticare regole e responsabilità. «I nostri bimbi sono perfettamente integrati nella comunità di Castel Frentano e sanno che, una volta terminati i compiti, possono uscire a fare una passeggiata e vedersi con i compagni di classe», racconta Rita. E anche le vacanze di Natale saranno occasione per uscire e divertirsi insieme. «Abbiamo una famiglia laica, per cui non tutti i bambini parteciperanno alla messa – spiega la responsabile – ma ci sarà modo di andare a visitare i presepi nell’auditorium Diocleziano di Lanciano, di andare in montagna a fare una ciaspolata o una semplice passeggiata. Tutto quello che può servire a rallegrarli».
Chi immagina dunque una realtà cupa e triste è molto lontano da una realtà in cui i bimbi vivono tra affetto, allegria e amore ed in cui il Natale è davvero la festa di tutti. «Questa è la casa famiglia – conclude Rita -. Una bella routine in cui l’unico faro è amare i bambini sopra ogni cosa e lavorare per il loro bene. Vederli andare via, poi, non è affatto semplice. Ma oggi è Natale, non c’è tempo per essere tristi».