È il giorno della Squilla, dopo la pandemia torna il pellegrinaggio all’Iconicella

Dopo due anni di assenza, torna oggi finalmente il pellegrinaggio della Squilla che, come inizialmente volle mons. Paolo Tasso, ricorda il lungo viaggio di Maria e Giuseppe verso Betlemme. I lancianesi potranno tornare quindi a vivere di nuovo la loro più bella e sentita delle tradizioni.

Si parte alle ore 16, da piazza Plebiscito, insieme verso la chiesetta dell’Iconicella dove mons. Emidio Cipollone terrà un breve discorso e poi, accompagnati dalla luce delle fiaccole, si tornerà indietro verso piazza Plebiscito dove, ad attendere i fedeli, ci sarà il romantico suono della Squilla. La campanella nel torretta più alta della Torre Civica che suona sì ogni mattina ma, come dice la celeberrima poesia di Cesare Fagiani, non vale. Dalle 18 alle 19 del 23 dicembre invece, il tintinnio della Squilla riecheggerà non solo nel centro di Lanciano, ma anche nei cuori di tutti i lancianesi che la attendono come un vero e proprio richiamo a casa. Alle 19, quando suoneranno a festa anche le campane di tutte le chiese della città, sarà il momento del rito privato della Squilla, quando ci si ritroverà nella casa del capofamiglia per un momento di raccoglimento e preghiera, anche per quanti non ci sono più e poi si scarteranno i regali in un anticipo del Natale nella sera dell’antivigilia.

La tradizionale messa delle 15 del cimitero, per la prima volta, domani sarà celebrata nella chiesa del nuovo blocco, inaugurata lo scorso primo novembre. E anche nel cimitero di via della Pace, sarà possibile ascoltare il dolce suono della Squilla dalle 18 alle 19. Perché il 23 dicembre è il Natale di tutti, ma proprio tutti, i lancianesi.

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