In Abruzzo scoperte 600 truffe online, 150 denunciati. Polpost: decalogo antifrode

Seicento truffe e 150 persone denunciate: sono i numeri delle indagini della polizia delle comunicazioni sulle frodi online in Abruzzo nei primi undici mesi del 2022. Il report nazionale evidenzia che gli investigatori hanno scoperto oltre 14mila imbrogli sul web, di cui oltre il 60 per cento è costituito dai raggiri sugli affitti di case vacanze fantasma. In questo ambito denunciate oltre 2500 persone perhé accusate di aver intascato illecitamente quasi 9 milioni di euro.

Il decalogo antitruffa – La polpost ha stilato una Guida sicura per gli acquisti online: 1) utilizzare software e browser completi e aggiornati. Potrà sembrare banale, ma il primo passo per acquistare in sicurezza è avere sempre un buon antivirus aggiornato all’ultima versione sul proprio dispositivo informatico. 2) Dare la preferenza a siti certificati o ufficiali. 3) Un sito deve avere gli stessi riferimenti di un vero negozio. 4) Leggere sempre i commenti e i feedback di altri acquirenti. 5) Su smartphone o tablet utilizzare le app ufficiali dei negozi online. 6) Utilizzare carte di credito ricaricabili. 7) Non cadere nella rete del phishing o dello smishing, ovvero nella rete di quei truffatori che, attraverso mail o sms contraffatti, richiedono di cliccare su un link al fine di raggiungere una pagina web e sfruttando meccanismi psicologici come l’urgenza o l’ottenimento di un vantaggio personale, riusciranno a rubare informazioni personali quali password e numeri di carte di credito per scopi illegali. 8) Un annuncio ben strutturato è più affidabile: se è troppo breve o fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. 9) Non sempre… è sempre un buon affare: diffida di un oggetto messo in vendita a un prezzo irrisorio, non sempre è un affare; accertati che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato. 10) Non fidarti: dubita di chi chiede di esser contattato al di fuori della piattaforma di annunci con email ambigue, ma anche di chi ha troppa fretta di concludere l’affare.

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