Dopo due anni di chiusure, divieti e limitazioni dovute alla pandemia, ieri mercoledì 8 dicembre, finalmente la città ha potuto riappropriarsi di uno dei momenti più attesi che segnano l’inizio delle festività, quello dell’accensione del grande albero di Natale allestito in piazza Plebiscito. Anche lo scorso anno ci fu l’inaugurazione, ma con un numero di contagi ancora alto ed una situazione pandemica incerta, il cuore della città era rimasto tristemente semivuoto. Ieri invece fin dalle prime ore del pomeriggio, ragazzi, famiglie, grandi e piccini hanno affollato il centro storico con la voglia di tornare a sentire appieno lo spirito del Natale.
E tra sacro e profano sono stati i momenti che hanno animato la serata, a partire dal singolare carillon vivente che guidato da un pianista ed una elegante ballerina è lentamente giunto in piazza dal corso Trento e Trieste.
Naturalmente non è mancata la presenza dell’allegro e panciuto Santa Claus che comodamente seduto fuori la sua casetta ha accolto i bambini che con lui si sono scattati foto e selfie. Naturalmente c’è stato spazio anche alla fede ed alla religiosità visto che il 7 ricorre la vigilia dell’Immacolata Concezione. Quindi dopo la santa messa in cattedrale, i Vigili del Fuoco di Chieti con la i loro braccio meccanico sono giunti fin sopra la chiesa per adornare le statua della Madonna con una corona di fiori.
Successivamente monsignor Cipollone, arcivescovo della diocesi di Lanciano – Ortona ha richiamato l’attenzione dei presenti sui valori e significati di questa importante festa religiosa dedicata alla Madre di Cristo. Dopo il saluto del sindaco Filippo Paolini che ha evidenziato come sia forte «il ritorno ad un Natale tradizionale i cui simboli sono l’albero e il presepe», un countdown luminoso proiettato sulla Torre Civica ha scandito i secondi che mancavano all’accensione del grande abete greco che con un manto di luci bianche si è mostrato alla città. Subito dopo una fitta coltre di neve finta e le voci di un coro gospel hanno contribuito a rendere ancora più vera e calda l’aria natalizia. La serata è poi proseguita con la processione con cui le antiche confraternite cittadine sono giunte fino alla chiesa di Santa Maria Maggiore nel quartiere di Civitanova.