Impatto tra un’auto e un cinghiale sulla Statale Trignina e conseguenza ben peggiori evitate miracolosamente. È successo nel tardo pomeriggio di giovedì scorso, primo dicembre, in territorio di Dogliola.
Come raccontato dallo stesso automobilista a Chiaro Quotidiano, il veicolo, intorno alle 18.30, viaggiava in direzione Isernia quando all’altezza del bivio di Dogliola si è trovato l’ungulato al centro della carreggiata.
L’uomo alla guida ha cercato di schivare l’animale, ma non è riuscito a evitare l’impatto con lo spigolo del lato passeggeri. Nello scontro il cinghiale è morto e l’auto ha riportato danni (relativamente limitati grazie anche alla velocità moderata del veicolo in quel momento). Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Fresagrandinaria per i rilievi di sorta.
L’incidente avrebbe potuto avere conseguenze peggiori sia per la dimensione dell’esemplare sia per la mole di traffico che a quell’ora è presente sulla SS 650.
LE BARRIERE PROTETTIVE – L’episodio testimonia ancora una volta la pericolosità degli attraversamenti della fauna selvatica e la necessità di proteggere le principali strade del territorio, soprattutto quelle a scorrimento veloce.
«Come hanno confermato anche i carabinieri – dice D.S.A., l’automobilista coinvolto – poteva essere una strage. Ora ho un bel danno che non so se è quando mi rimborseranno. Per cui piuttosto di fare campagne elettorali sull’eventuale allargamento di un arteria così trafficata, sarebbe opportuno metterla in sicurezza con barriere anti intrusione».
L’intervento citato è stato inserito recentemente dall’Anas tra i lavori da completare a breve termine proprio all’interno del dibattito sul raddoppio della “Trignina”. Durante l’incontro in prefettura del 20 ottobre scorso, i tecnici della società proprietaria della strada hanno annunciato i seguenti lavori nel breve periodo: implementazione dell’illuminazione soprattutto in prossimità degli svincoli, adeguamento e installazione delle barriere di protezione allo scopo anche di impedire l’accesso degli animali selvatici, messa in sicurezza degli accessi in entrata e in uscita degli svincoli che in alcuni punti è particolarmente pericolosa e non più a norma con gli standard attuali, messa in sicurezza del piano viabile dove ammalorato, migliore cartellonistica e maggiori controlli stradali.
Ora bisogna capire quanto «breve» sarà tale periodo di intervento.