Tracce di libertà, i bambini inaugurano il percorso che ricorda i martiri ottobrini

C’erano i bambini della vicina scuola elementare “Eroi Ottobrini” ed i ragazzi del liceo artistico “Palizzi” a fare da cerchio attorno ad uno dei luoghi della memoria che compongono il percorso delle Tracce di libertà. Nove installazioni a terra, realizzate dall’antica e prestigiosa Fonderia Marinelli di Agnone, che ricompongono l’ideale sentiero in cui, su via Spaventa, vennero uccisi i martiri lancianesi nelle giornate di 5 e 6 ottobre 1943. Il progetto è nato nel 2021 su una idea del professor Alberto Scutti, docente di Storia dell’Arte e ripreso con tenacia e determinazione da Sabrina Di Filippo, docente di lettere e affidato per lo studio e la progettazione agli alunni del Liceo Artistico di Lanciano.

«La memoria va coltivata ogni giorno, soprattutto in periodi come questi in cui soffiano forti venti di guerra – ha detto il sindaco Filippo Paolini nel suo intervento -. Ed è giusto che la memoria di ciò che accadde, oggi, passi attraverso gli occhi e le parole dei bambini come nuovi messaggeri di pace». 

L’idea, nata in collaborazione con l’ANPI e l’associazione l’Altritalia, ricevette il primo finanziamento dall’amministrazione Pupillo. L’attuale amministrazione Paolini ha continuato il percorso iniziato completando il finanziamento con la posa in opera delle installazioni. Nel corso degli ultimi mesi, altre tre associazioni, Okay, Joseph e MusArt hanno scelto di condividere questa importante iniziativa ed essere parte attiva nella realizzazione delle installazioni. Ogni luogo è stato segnato da foglie di corteccia di quercia, simbolo di forza e resistenza, da una targhetta con il nome del martire e da una piccola luce.

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