Recupero ex tracciato ferroviario: Europa Verde chiede risposte certe e rapide

Il circolo frentano del partito politico “Europa Verde” torna a fare sentire la propria voce e chiede risposte rapide e certe sul recupero dell‘ex tracciato ferroviario di Castel Frentano -San Vito che, secondo le intenzioni, dovrebbe diventare una ciclovia naturalizzata. «Il recente incontro dell’assessore Campitelli  con l’Amministrazione Comunale di Lanciano – si legge nella nota – è in pratica servito a ribadire ciò che era stato assunto come impegno già nel 2021. Tuttavia se dall’aprile 2021 siamo ancora a dichiarazioni di intenti, la situazione desta più di una perplessità e molta incertezza. Ai sindaci fu annunciato già un impegno in tal senso ma quali passi sono stati fatti e cosa è stato ottenuto fino ad in questi mesi? Inoltre -afferma ancora Europa Verde – in questi tredici mesi c’è stata la grande assenza su questo tema da parte dell’Amministrazione Comunale di Lanciano, che dovrebbe spingere fortemente su questa “variante” di mobilità sostenibile per la nostra città. Ricordiamo infatti che la riconversione a tracciato ciclopedonale della vecchia strada ferrata risponde a criteri di economicità,  di funzionalità e di sostenibilità.   C’è finalmente la possibilità di connettere Lanciano alla ciclopedonale della costa, creando una arteria che percorre tutta la città.

Il 21 aprile 2021 , con lettera protocollo 140, nel 22/4/2021, l’assessore Campitelli rispondeva a tutti i sindaci interessati che erano state avviate le procedure di riconversione dell’ex tracciato, con uno studio di fattibilità del costo di 3,8 milioni di euro, per rigenerare il tratto da San Vito a Castel Frentano sulla mobilità lenta. Il governo regionale, che finora ha potuto contare su progetti precedentemente avviati e finanziamenti già in essere, dovrebbe chiarire definitivamente quali sono le decisioni sull’ex tracciato, perché non si comprende la promiscuità tram/ciclopedonale. Non vorremmo – continua il comunicato – che un’ utopistica e intrinseca volontà di tenere in piedi l’idea di una strada ferrata funzionale, ci escludesse invece da progetti di mobilità lenta ben più concreti e raggiungibili. Altrimenti per un “treno o tram fantasma” perderemmo “la strada”  di una opportunità reale che però non può attendere. La Regione ha ancora quindici mesi di mandato, rispetti l’impegno già assunto e accompagni Tua in questa soluzione, noi in consiglio comunale prossimamente promuoveremo un’azione per chiedere certezze all’Amministrazione dopo le prime ondivaghe azioni sulla mobilità sostenibile».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *