Di fatto non aggiunge granché alla prima perizia arrivata la scorsa estate il nuovo documento scritto dal tecnico incaricato dal tribunale di Lanciano per dipanare la matassa della fragile pavimentazione di corso Trento e Trieste di Lanciano.
«Si tratta di un elenco di una serie di difetti tecnici e di forma che hanno fatto sì che il corso non reggesse – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Paolo Bomba -. Errori nella realizzazione dell’opera, da riscontrarsi soprattutto nei giunti di dilatazione inadeguati che hanno portato all’innalzamento della massetto ed alla conseguente rottura delle mattonelle». Ma ora cosa fare? «Secondo il ctu la spesa per rifare il make-up a corso Trento e Trieste supera i 200mila euro ma, secondo me – dice ancora Bomba -, la somma non basta a coprire tutte le spese soprattutto se pensiamo che gli ultimi saggi sono stati fatti a fine agosto e in tre mesi la situazione è notevolmente peggiorata».
Capitolo a parte meritano le intersezioni carrabili di via De Crecchio, via Dalmazia e, oggi, anche dei Viali delle Rose in cui «i materiali usati sono del tutto inadeguati al passaggio delle auto», spiega l’assessore. «Nei prossimi giorni ci incontreremo con il nostro tecnico di parte per capire cosa fare e come agire – conclude Bomba -. Decideremo se trovare una soluzione bonaria con la ditta o andare in giudizio».
Intanto però il corso, opera costata alle casse comunali un milione e 300mila euro, continua a cadere a pezzi e «se ci fosse una gelata – dice infine l’assessore – non so cosa potrebbe accadere».