Papa Francesco dona una reliquia di San Tommaso al patriarca della Chiesa assira d’Oriente

È una reliquia di San Tommaso, offerta dalla Diocesi di Lanciano-Ortona, il dono che Papa Francesco ha consegnato al patriarca della Chiesa assira d’Oriente, catholicos Mar Awa III. Un regalo dall’elevato valore simbolico, vista la grande venerazione che nei Paesi orientali viene riservata a San Tommaso Apostolo. All’incontro ecumenico, che si è svolto nella biblioteca del Palazzo Apostolico in Vaticano, hanno partecipato il vescovo di Lanciano-Ortona, Emidio Cipollone, e il consiglio episcopale della Diocesi, la cui presenza è stata voluta perché «custodi del corpo di San Tommaso», si legge nella nota ufficiale che riferisce della cerimonia.

Papa Francesco e il patriarca Mar Awa III

La reliquia, prelevata nell’ultima ricognizione eseguita sul corpo del Santo, custodito nella cattedrale di Ortona, è stata donata in segno di amicizia e apertura verso la Chiesa assira. Il pontefice e il patriarca hanno parlato di Medio Oriente, «ferito da tanta violenza, tanta instabilità e insicurezza», ha detto Papa Francesco, ma anche del cammino ecumenico tra le due Chiese e ai passi da compiere per conseguire l’unità tra le varie Chiese. Un passo in avanti è la disponibilità del pontefice a concordare una data unica per la Pasqua, perché «abbiamo il coraggio di porre fine a questa divisione, che alle volte fa ridere…“Il tuo Cristo quando risuscita?” Il segnale da dare è un solo Cristo per tutti noi. Siamo coraggiosi e cerchiamo insieme una soluzione: io sono disposto, ma non io, la Chiesa cattolica è disposta a seguire quello che disse San Paolo VI. Mettetevi d’accordo e noi andremo lì dove dite».

A conclusione della visita, il Papa ha consegnato la reliquia, ringraziando l’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona, custode del corpo dell’Apostolo: «Ho desiderato offrirle, caro fratello, una reliquia dell’Apostolo San Tommaso, per il cui dono ringrazio l’arcivescovo Emidio Cipollone e l’Arcidiocesi di Lanciano-Ortona. So che essa sarà collocata nella nuova cattedrale patriarcale della Chiesa assira dell’Oriente, a Erbil. (in Iraq, ndr). San Tommaso, che ha toccato con mano le piaghe del Signore, affretti il completo rimarginamento delle nostre ferite passate, perché presto possiamo riconoscere attorno a un solo altare eucaristico il Crocifisso Risorto e dirgli insieme: “Mio Signore e mio Dio!”».

Il vescovo Cipollone, presente all’incontro con il vicario generale don Angelo Giordano, il vicario per l’amministrazione dei beni ecclesiastici don Domenico Di Salvatore e il cancelliere della diocesi don Alessio Primante, ha salutato il Patriarca della Chiesa Assira d’Oriente Catholicos Mar Awa III invitandolo ad Ortona per pregare insieme sulla tomba di San Tommaso Apostolo custodita nella cattedrale di Ortona.

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