Contro la violenza di genere con “Donne Invisibili”. A Vittoria Del Borrello l’omaggio alla cultura

«Il bene genera il bene». Così Giuliana Chioli, assessore alle Politiche sociali del Comune di Cupello, ha introdotto ieri, durante l’evento Donne invisibili (organizzato dal Comune in collaborazione con Emily Abruzzo, Unione Nazionali Vittime (UNaVi), Itset Palizzi di Vasto e Istituto Comprensivo Monteodorisio), il momento della consegna dell’omaggio alla cultura per l’impegno contro la violenza. Omaggio che si pone in diretto collegamento con la presentazione della prima edizione del Premio Letterario EmilyI mille volti della violenza” del quale presto sarà pubblicato il bando.

A ricevere l’importante riconoscimento la giovane studentessa cupellese Vittoria Del Borrello che l’anno scorso, in occasione dell’evento organizzato per il 25 novembre, ha letto un elaborato da lei scritto sul tema della violenza contro le donne. Un’attestazione di stima e ammirazione, un riconoscimento per «l’incisività e la profondità del componimento scritto quale possibile strumento di sensibilizzazione per la Comunità e i giovani sul tema della violenza di genere e di stimolo a una maggiore consapevolezza femminile”.

«Lo scorso anno il talento di Vittoria non è passato inosservato – spiega la Chioli -. abbiamo scelto lei per lanciare un messaggio di speranza a tutti quei ragazzi dai talenti innati di cui, per la loro giovane età, non sono sempre consapevoli. Auguro a Vittoria di volare sempre più in alto e di poter esprimere sempre il proprio pensiero e le proprie emozioni con coraggio e in assoluta libertà». La stessa libertà di cui vivono le farfalle, come quelle rappresentate sul taccuino che l’Assessore ha personalmente regalato alla giovane insieme a una penna, simboli della scrittura e di una passione da continuare a coltivare e valorizzare. Alle parole dell’assessore Chioli, hanno fatto eco quelle di Alessandra Travaglini, vicepreside dell‘I.C. Monteodorisio, che a Vittoria augura di «Non avere mai paura di essere te stessa». Dopo la consegna della riproduzione dell’elaborato e della pergamena, la presidente dell’associazione Emily Abruzzo, Teresa Maria Di Santo ha omaggiato la ragazza con un trofeo da lei ricevuto anni fa. «Voglio donare a te questo premio – ha spiegato – perché sia una portafortuna e perché, attraverso il passaggio di questo testimone, tu possa continuare a portare avanti i valori e l’impegno su queste tematiche”.

Una serata dedicata alle donne, quella nella Sala Multimediale “E. Mattei”, con la voce di Giovanna Macchia che ha risuonato all’interno delle mura degli antichi granai del Palazzo Comunale, incorniciando l’evento sulle note di “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia e “Donna” di Mia Martini. Ad intervenire al convegno, il sindaco Graziana Di Florio, l’assessore alle Politiche sociali, Giuliana Chioli, la presidente di Emily Abruzzo e coordinatrice di UNaVi Abruzzo Teresa Maria Di Santo, la psicologa Antonella Sabatini, una delle professioniste che collaborano con Emily Abruzzo e operano all’interno dello Sportello antiviolenza Save e il presidente del Consiglio Comunale, Filippo D’Angelo. Giuliana Antenucci, Silvia Tufano e Gioia Greco hanno poi celebrato la matematica, astronoma e filosofa greco-alessandrina Ipazia, vissuta nel IV secolo d.C. e barbaramente uccisa da fanatici cristiani perché, donna di cultura, venne considerata strega ed eretica per le sue scoperte scientifiche.

A fare da cornice al tutto la Mostra fotografica realizzata dagli alunni dell’ITSET F. Palizzi di Vasto allestita presso la stessa Sala Multimediale. Artemisia Gentileschi, Giovanna D’Arco, Ipazia, Tieri Hatcher, Virginia Woolf, Franca Rame, Catherine Johnson, America Ferrara, Dorothy Vaughan, Rosa Parks, Olympe De Gouges, Marylin Monroe, Rihanna, Lady Gaga, Malala Yousafzai, Nadal Alsa’dawi, Waris Dirie, Frida Kahlo, Jane Fonda, Indira Gandhi: queste le venti donne raffigurate nelle fotografie stampate in bianco e nero con dei particolari a colori, corredate da didascalie redatte dagli alunni stessi inerenti la vicenda personale di ognuna. Fotografie disposte volutamente senza un preciso ordine cronologico a sottolineare che, a prescindere dall’epoca storica e dall’ambito di intervento di ognuna, la violenza è sempre una, è sempre la stessa. La stessa da combattere e soprattutto da prevenire per evitare che nel futuro a queste fotografie se ne aggiungano altre.

«Un sogno e un obiettivo – sottolineano dall’amministrazione – che eventi come quello tenutosi ieri, attraverso “l’arma” della sensibilizzazione e dell’educazione, speriamo possano davvero essere raggiunti perché, riportando il messaggio affidatoci dalla dirigente scolastica delle due scuole coinvolte, Nicoletta Del Re, “Se è amore non c’è violenza e se c’è violenza non è amore“».

Convegno "Donne Invisibili"

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