Muore 34enne soccorso ieri sulla Majella, salvo l’amico. Nelle operazioni coinvolte 27 persone

Ancora una tragedia sulle montagne abruzzesi. È morto stamattina Roberto Testa, ingegnere aerospaziale 34enne di Colleferro (Roma). Con un altro amico escursionista era arrivato ieri, intorno alle 10, al Rifugio Pomilio per salire successivamente verso il Bivacco Fusco, nel territorio di Pennapiedimonte; a oltre 2mila metri sono stati bloccati dalle cattive condizioni meteo. Il Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, con una mobilitazione di ben 27 uomini, era riuscito a soccorrerli, ma, stamattina, Testa è deceduto all’ospedale di Chieti.

Così i soccorritori ricostruiscono l’accaduto: «I due avevano lasciato la loro automobile al Rifugio Pomilio verso le 10 di ieri mattina quando però le condizioni meteo erano già difficili perché stava nevicando e c’era vento. I due da lì hanno raggiunto il Bivacco Fusco a quota 2455 metri: un percorso impervio che richiede almeno tre ore di cammino. Uno dei due, il ragazzo che purtroppo è deceduto stamattina in ospedale, è scivolato lungo la via del ritorno, a causa della presenza di ghiaccio. Nel mentre l’amico che era con lui, anche lui di 34 anni di Roma, ha allertato i soccorsi intorno alle 17. Nel frattempo, le condizioni meteo erano peggiorate a causa della neve e delle forti raffiche di vento. In più, con l’arrivo del buio, le temperature sono continuate a scendere».

Appena il Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese ha ricevuto l’allarme, «sono partite dalla stazione di Penne e di Chieti le squadre di terra. Purtroppo l’arrivo del buio ha impedito all’elicottero di decollare, cosi i soccorritori hanno richiesto l’intervento dell’elicottero dell’Aeronautica Militare, pronto a decollare dalla base di Poggio Renatico. Le forti raffiche di vento hanno reso impossibile anche questo tipo di intervento aereo. Nel frattempo, si sono messe in cammino sotto la neve e la tempesta di vento anche le squadre di Sulmona e L’Aquila. In tutto l’operazione ha coinvolto 25 membri del Soccorso Alpino e Speleologico abruzzese e due medici soccorritori del Soccorso Alpino. Verso le 20, i due ragazzi sono stati raggiunti, avevano un principio di ipotermia e Testa era sfinito, così è stato soccorso e posizionato sulla barella. Purtroppo durante la discesa il ragazzo è andato in arresto cardiaco, è stato rianimato più volte dai medici del Soccorso Alpino e quando i soccorsi sono giunti al Rifugio Pomilio, c’era già l’ambulanza medicalizzata che lo ha portato in codice rosso all’ospedale di Chieti. Le sue condizioni sono sembrate subito gravi e purtroppo stamattina è deceduto in ospedale».

Il Soccorso Alpino e Speleologico sottolinea nuovamente la necessità di consultare le previsioni del tempo prima di mettersi in cammino, di non iniziare le escursioni in tarda mattinata e di munirsi di abbigliamento e attrezzatura adeguati.

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