«Presto più aree di sgambamento cani, ma per l’accesso va rispettato il regolamento»

A Vasto verranno create nuove aree di sgambamento cani, ma l’accesso degli utenti deve avvenire secondo le norme di sicurezza. Promette maggiori spazi, ma chiede anche rispetto delle regole Paola Cianci, assessora comunale alle Politiche per la difesa e la tutela degli animali. Risponde a Chiaro Quotidiano dopo quello che è accaduto nei giorni scorsi nello sgambatoio di via Madonna dell’Asilo: un pitbull, approfittando di un buco nella recinzione, è uscito dall’area e ha azzannato un bassotto e la donna che lo portava al guinzaglio. Il cane è morto e la 75enne è rimasta ferita a una mano, medicata al Pronto soccorso dell’ospedale San Pio.

«Esprimo – dice Cianci – massima vicinanza alla famiglia della bassotta Gioia deceduta nei giorni scorsi e alla sua detentrice Sig.ra Russi rimasta ferita durante l’aggressione. Mi dispiace molto che abbia dovuto vivere una situazione così drammatica che rimarrà indelebile nella sua mente.

È evidente che è necessario prestare maggiore attenzione all’area sgambamento cani di via Madonna dell’Asilo e di questo mi farò portavoce con gli uffici competenti. La Giunta comunale ha tra i suoi delegati la sottoscritta alle Politiche per la difesa e tutela degli animali, assessorato introdotto in questo secondo mandato amministrativo dal sindaco Menna proprio per evidenziare la nostra sensibilità al tema del benessere degli amici a quattro zampe.

Andando oltre l’episodio specifico, è necessaria la massima collaborazione per evitare situazioni che espongano a rischi sia le persone che gli animali, come nell’ipotesi di convivenza degli spazi comuni a prescindere dalla taglia del cane. Siamo in una fase – annuncia la componente della Giunta Menna – in cui ci apprestiamo ad aumentare le aree di sgambamento in città e, quindi, da parte nostra è opportuno ricordare con i dovuti strumenti di comunicazione quanto previsto nel Regolamento comunale che ribadisce che l’accesso dei cani in dette aree debba avvenire sotto il costante controllo dei detentori».

Paola Cianci

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