«Siamo in attesa del prospetto della società per capire se e come agire per provare a risparmiare un po’ in bolletta». A dirlo non è un commerciante o un ristoratore né un amministratore di condominio, ma l’assessore alla Transizione Ecologica del Comune di Lanciano, Tonia Paolucci che, assieme alla Ceie Power, società che ha gestito il passaggio al led di tutta l’illuminazione pubblica cittadina, e la gestisce tuttora, sta provando a capire se, durante questo lungo inverno a risparmio energetico, sarà possibile far scendere i costi delle bollette.
La giunta si è da subito detta contraria ad eventuali switch off dell’illuminazione pubblica. «Spegnere le luci vuol dire abbassare il grado di sicurezza della città e non lasceremo Lanciano al buio», ci aveva detto l’assessore al Bilancio, Danilo Ranieri nell’elencarci i costi schizzati alle stelle delle bollette dell’ente frentano. E a sentire i tecnici della Ceie Power, non è uno spegnimento a macchia di leopardo che potrebbe portare benefici economici. «L’ipotesi sul tavolo è quella di abbassare l’intensità della luminosità dell’illuminazione pubblica, ovviamente dove possibile, – spiega Tonia Paolucci – ma siamo in attesa della relazione dei tecnici perché, chiaramente, deve valerne la pena. Accendere un’ora dopo e spegnere un’ora prima non è invece la soluzione».
Intanto, sugli oltre 7mila punti luce esistenti in città, il progetto di riqualificazione luminosa nel 2018 ha portato alla sostituzione delle vecchie lampade con quelle a risparmio energetico ed al collaudo di 6464 punti esistenti. «Avere l’illuminazione pubblica a led è già un buon punto di partenza, ma cavi, pali e fili non sono mai stati sostituiti, – riferisce ancora Paolucci – quindi oggi abbiamo dei motori Ferrari montati su delle Cinquecento».
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