Operazione Blu Marine: 18 auto e 12 immobili sequestrati. Indagini sui legami con la ‘ndrangheta

Quattro bar con sale slot a Vasto e San Salvo, 18 automobili, conti correnti, un negozio di frutta, una concessionaria, tre terreni a San Salvo e anche una sala scommesse in Germania. Tutto questo, secondo la Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, è riconducibile a Dritan Mici, albanese di 48 anni, attualmente agli arresti domiciliari. Per gli inquirenti, era lui il capo della presunta associazione a delinquere con base a San Salvo che gestiva un ramificato traffico di cocaina ed eroina. L’esistenza di un’organizzazione criminale sarebbe testimoniata, in base ai risultati delle indagini, dalla stabile frequentazione degli associati, legati tra di loro da vincoli familiari o da conoscenza di lunga data. I frequenti viaggi di Mici in Calabria e gli incontri con un esponente della ‘ndrangheta vengono interpretati dai pm come indizi di un legame con la criminalità organizzata calabrese.

Per i magistrati della Dda, l’operazione Blu Marine – scattata a gennaio con l’impiego di 150 carabinieri e finanzieri, unità cinofile e un elicottero – ha consentito di smantellare un’associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Contestati a vario titolo agli indagati due tentativi di estorsione e una serie di altri reati: illecita detenzione e cessione di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale, porto in luogo pubblico di fucile e di arma clandestina. Avrebbero, inoltre, sparato sulla pubblica via e ucciso il coniglio di una poliziotta a scopo intimidatorio. Il tutto aggravato dal metodo mafioso. Nella casa del 48enne i militari hanno trovato 900 grammi di cocaina. Hanno, inoltre, sequestrato nell’abitazione di altri due indagati un tirapugni con lama e una balestra con dardo.

I beni sequestrati – La misura di prevenzione ha riguardato questi beni: i bar Blu Marine di Vasto Marina e 167, di Vasto, a San Salvo i bar Blu Marine III e Blu Marine IV, entrambi con sala slot, il negozio Mondial Frutta, la concessionaria Autosaloon e poi una sala scommesse in Germania, tre terreni del valore di 40mila euro a San Salvo, 18 automobili del costo complessivo di 140mila euro, cinque conti correnti, nove società con sedi in provincia di Chieti. Tutte attività che sarebbero riconducibili al 48enne pur essendo intestate ad altri.

L’avvocato Fiorenzo Cieri, che difende il presunto capo dell’organizzazione, presenterà istanza di dissequestro.

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