È ripartito da Vasto, con l’incontro nella parrocchia di Santa Maria del Sabato, l’anno associativo dell’Azione cattolica italiana di Abruzzo e Molise. Le dieci presidenze diocesane e i 150 presidenti parrocchiali delle due regioni hanno incontrato la presidenza nazionale, guidata dal presidente Giuseppe Notarstefano, nel primo degli incontri sul territorio dell’associazione.
Un clima di riflessione e festa ha fatto da sfondo alla due giorni, organizzata dalla Delegazione regionale Abruzzo-Molise di Ac, che nel primo è stata dedicata essenzialmente alle Presidenze diocesane sviluppando il tema Tra profezia e creatività. Le presidenze diocesane di Azione cattolica oggi.
«In questo primo momento – racconta Leonardo Di Battista, delegato regionale dell’Ac d’Abruzzo e Molise – i responsabili diocesani, attraverso la Presidenza nazionale, sono stati sensibilizzati all’avere cura delle persone e alla corresponsabilità, affinché ogni aspetto della vita associativa – e non – venga condivisa nei limiti del possibile. E questi due obiettivi possono essere assolti solo attraverso la formazione, mediante la quale sviluppare poi la cura per le persone in tutti gli ambiti della vita quotidiana, anche se questo costa fatica. Ma dopo la pandemia di Covid- 19, la realtà sociale è cambiata e i modi per testimoniare questi messaggi non possono essere più quelli “tradizionali” di un tempo. Da questo punto di vista, è ancora in atto una profonda riflessione sui nuovi linguaggi da adottare nell’annuncio della fede. D’altra parte, anche l’iniziativa annuale 2022-2023, dal tema “Andate dunque” – si fonda sulla missionarietà, sulla necessità di intercettare i bisogni nuovi di persone nuove leggendo quelli che sono i segni dei tempi».
Si è parlato anche di progettualità con, ad esempio, l’Azione cattolica diocesana di Avezzano che ha testimoniato la propria esperienza missionaria in Albania. Il secondo giorno, sviluppando il tema La forza della piccola comunità parrocchiale, sono stati proprio i presidenti parrocchiali di Ac a poter interagire con la Presidenza nazionale. «La presenza di 150 presidenti in rappresentanza di altrettante associazioni parrocchiali d’Abruzzo eMolise – sottolinea Di Battista – ci ha fatto comprendere quanto la loro presenza capillare sia importante, essendo in prima linea sul territorio. Hanno raccontato il loro impegno quotidiano, nell’attenzione alle piccole comunità, ai ragazzi, agli anziani (associativamente definiti “adultissimi”). I presidenti e i responsabili non devono sentirsi soli, perché hanno la possibilità di contattare in ogni modo la Presidenza diocesana, la delegazione regionale o la Presidenza nazionale per avere ogni genere di supporto. E tutte le realtà associative parrocchiali hanno uguale importanza, che siano aggregazioni paesane con pochi soci a quelle più grandi e numerose di città».
È emersa una necessità che riguarda gli associati più piccoli. «I ragazzi – aggiunge il delegato regionale –, dopo la pandemia, necessitano a maggior ragione di spazi adeguati per loro e le parrocchie sono chiamate a ripensarli». Un confronto avvenuto in un clima familiare, frutto dell’impegno della Delegazione regionale. «L’Azione cattolica regionale – conclude Leonardo Di Battista – non ha una sede fisica, ma ha una casa fatta di persone, caratterizzata dal calore e dal colore di tutte le associazioni diocesane della regione, le quali non hanno mancato di condividere anche i loro prodotti tipici in occasione dei pasti». La giornata finale dell’incontro delle Presidenze diocesane e parrocchiali dell’Ac d’Abruzzo-Molise è stata impreziosita dalla visita dell’arcivescovo di Chieti-Vasto monsignor Bruno Forte.