Agli Amici di Lancianovecchia la gestione e promozione turistica del complesso Diocleziano

Da diversi anni si parla in città di promozione e marketing turistico con un giusta valorizzazione dei beni artistici, storici ed architettonici del territorio, ed uno dei uno dei punti di forza è da sempre stato individuato nel complesso archeologico monumentale del ponte Diocleziano, una struttura unica nel suo genere con le fondamenta dell’antico passaggio di epoca romana che si uniscono ad antichi edifici religiosi, passaggi sotterranei ed aule affrescate che, attraversando l’area di piazza Plebiscito, conducono fin dentro la chiesa di San Francesco dov’è conservato il primo Miracolo Eucaristico della Cristianità. Da punto di forza, dal grande potenziale però la struttura è progressivamente scesa nel quasi anonimato, lontana dagli occhi degli stessi lancianesi (che se ne ricordano spesso solo in occasione di qualche evento) figuriamoci da quelli dei turisti che arrivano in città all’oscuro di quello che si cela sotto i loro piedi.

Ora però una svolta concreta potrebbe arrivare dalla decisione della giunta Paolini che, a seguito di un bando, ha affidato la gestione del bene in condivisione con l’associazione artistico – culturale “Amici di Lancianovecchia“: la collaborazione prevede la sorveglianza della struttura, e l’accoglienza turistica dell’auditorium e del percorso archeologico che porta fino alle vestigia affrescate dell’antica chiesa di San Legonziano. La valenza culturale e civica di tale decisione rispecchia in pieno il regolamento che dal 28 dicembre 201 permette ad enti pubblici e privati di stringere sinergie volte alla tutela dei beni comuni urbani, in modo da garantirne una migliore fruizione sia individuale che collettiva. La decisione di affidare la gestione del Diocleziano agli Amici di Lancianovecchia, è arrivata anche grazie alla proposta presentata dalla stessa e firmata dal presidente Raffaele Filippone, nel giugno scorso: l’accordo tra il Comune e l’associazione prevede la sorveglianza e pulizia dei locali (servizi igienici inclusi) attraverso la presenza in loco del personale che si occuperà anche e soprattutto di accogliere i visitatori. i gruppi turistici e scolastici, ma anche di collaborare con i frati francescani per l’accesso al percorso archeologico. Tale scelta inoltre non esclude le altre realtà del territorio che potranno continuare ad utilizzare la struttura per mostre, concerti ed eventi culturali.

«E’ dal mese di aprile che in maniera totalmente gratuita – afferma il presidente dell’associazione Amici di Lancianovecchia – abbiamo iniziato e provato a rendere più fruibile questa struttura: un luogo come questo non può e non deve rimanere chiuso ma anzi aprirsi a tutti come spazio e come monumento. Abbiamo – prosegue Filippone – conteggiato una media di 2.300 visitatori mensili per un totale di circa 15.000 totali, con presenze che arrivano da tutta Italia ma anche dai numerose nazioni extraeuropee. A nostre spese abbiamo realizzato un primo pannello informativo collocato in piazza, una brochure turistica che consegniamo ai visitatori ed allestito uno spazio video su cui vengono proiettate le nozioni storiche ed artistiche sui beni culturali del nostro centro storico e della città. Noi Amici di Lancianovecchia – sottolinea Filippone – siamo consci della gravosità e difficoltà di questo impegno, ma dopo l’esperienza vissute con la valorizzazione e promozione del nostro quartiere e soprattutto grazie al sostegno del Comune e del tessuto associativo frentano – siamo certi di poter contribuire fattivamente alla riscoperta del ponte Diocleziano e della sua millenaria storia». Del resto nel settore l’associazione è ormai da anni un vero e proprio modello e punto di riferimento avendo già restaurato a proprie spese due beni storici come la Torre di San Giovanni e la facciata della chiesa di Sant’Agostino.

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