Sangritana e Honda si uniscono per il trasporto di componenti provenienti dall’estremo oriente

Oggi, all’Interporto di Manoppello, Sangritana e Honda Industriale Italia hanno siglato un accordo commerciale per il trasporto dei componenti provenienti dall’estremo oriente attraverso il porto di Trieste e destinati allo stabilimento in Val di Sangro. L’accordo, insieme a quello già esistente per il comparto automotive di Atessa con la Polonia e, recentemente, con la Walter Tosto, segna di fatto una svolta nel sistema dei trasporti regionali in cui Sangritana svolge un ruolo di partner strategico per i collegamenti con l’Asia e Nord Europa lungo la dorsale adriatica. Gli enormi problemi della viabilità autostradale, la necessità di decarbonizzare i trasporti, i nuovi modelli di supply chain inserito in un network internazionale richiedono un ripensamento delle reti di trasporto dalla gomma alla ferrovia a servizio delle eccellenze produttive abruzzesi per aumentare il loro grado di competitività nel segno della transizione ecologica. La firma dell’accordo fra Sangritana e Honda Industriale Italia è stata l’occasione per riflettere su trasporti ed ecosistema industriale regionale.

Con la moderazione di Massimo De Donato, giornalista del Sole 24 ore, il dibattito è stato articolato in due tavole rotonde nel corso delle quali esperti di primo piano nel panorama nazionale hanno analizzato i nuovi scenari del trasporto ferroviario merci e l’impatto che la crisi internazionale ha avuto su di essi, con un focus, nella tavola rotonda successiva, sulla strategia regionale per la logistica ed il trasporto ferroviario delle merci. Marcello Vinciguerra, director di Honda Industriale Italia ha evidenziato come, in un momento storico in cui la crisi globale dei trasporti e l’emergenza energetica stanno impattando sulla continuità delle aziende in ogni comparto, Honda Italia e Sangritana hanno deciso insieme di agire un cambiamento che ci restituisce merito in termini di competitività e accelerazione per la sostenibilità ambientale. Honda ha annunciato l’obiettivo di neutralità carbonica entro il 2050 e, per la divisione motocicli, da oggi, la sfida è anticipare questo risultato al 2040.

Alberto Amoroso, CEO di Sangritana, nel suo intervento ha illustrato la visione della storica azienda frentana verso un nuovo modello di trasporto intermodale e l’impegno profuso dall’azienda regionale alla ricerca continua di servire soprattutto, e non solo, le aziende che operano sul territorio regionale, come dimostra l’accordo con Honda Italia che per la prima volta intraprende la strada ferrata aumentando la propria connotazione verde ed efficientando la propria supply chain. Amoroso ha inoltre annunciato l’importante investimento, con risorse economiche aziendali, in locomotive di ultima generazione dotate del modulo “ultimo miglio” in modo da ottimizzare l’intera catena del trasporto ferroviario ed aumentare la competitività del trasporto ferroviario. Secondo Zeno D’Agostinopresidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale, lo sviluppo dei trasporti lungo la dorsale adriatica sarà sempre più focalizzato sulla Ferrovia e sull’intermodalità ma con una forte vocazione all’integrazione industriale visti i vantaggi offerti dal Porto Franco Internazionale. Per questo la combinazione di Trieste più ferrovia diviene vincente per dare alle aziende la diminuzione dei tempi di trasporto ed una maggiore puntualità e nelle consegne nelle linee dirette con il Far East delineando nuovi scenari d’ingresso in mercati ancora non serviti. 

Vincenzo Garofalo, presidente dell’Autorità Portuale Medio Adriatica, ha posto l’accento sull’importanza di considerare la logistica e le relative infrastrutture quali elemento di politica economica fondamentale per assicurare la competitività dei settori produttivi insediati nel territorio abruzzese; egli ha aggiunto che si sente la necessità a livello nazionale e territoriale di sviluppare il sistema infrastrutturale nazionale come rete integrata, in coerenza con lo spirito della riforma dei porti e con le indicazioni provenienti dalle politiche europee e nazionali in materia di reti infrastrutturali. Nella seconda parte della mattinata, i protagonisti dell’ecosistema industriale regionale, hanno coralmente evidenziato la necessità di investire nel sistema dei trasporti regionale e nei servizi poiché la competitività dell’Abruzzo passa attraverso un sistema di trasporti intermodale efficiente e sostenibile. L’Abruzzo è una regione dalle enormi potenzialità che possono essere colte con opportuni investimenti in infrastrutture e servizi ed in particolare è necessario accelerare le attività programmate nella stazione di Saletti e in quella di Fossacesia che servono il polo automotive ed occorre investire nella digitalizzazione dei servizi. Non ultima è la necessità di investire nella nostra regione in competenze e per questo si guarda con fiducia agli Istituti Tecnici Superiori che già oggi sono in grado di preparare adeguatamente i nostri giovani verso il loro futuro lavorativo.

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