Castello, borgo, chiese e antiche dimore: Monteodorisio apre le porte per le Giornate Fai d’Autunno

Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano, per l’undicesima edizione, le Giornate Fai d’Autunno, il grande evento di piazza che il Fai – Fondo per l’Ambiente Italiano ETS dedica ogni anno, in autunno, al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con la partecipazione di tutte le Delegazioni, i Gruppi FAI Giovani, i Gruppi FAI e i Gruppi FAI Ponte tra culture diffusi e attivi in tutta Italia.

I Delegati e Volontari della Delegazione Fai di Vasto, insieme all’amministrazione comunale, presentano quest’anno al grande pubblico delle Giornate FAI, il borgo di Monteodorisio. Sono cinque i percorsi proposti e molte le porte che si apriranno in occasione di questo importante evento nazionale, che consentiranno di raccontare l’arte, la storia, le tradizioni e di svelare aspetti inediti e sconosciuti del patrimonio culturale del borgo. I visitatori avranno l’occasione di partecipare ai percorsi: il borgo fortificato di Monteodorisio: strutture difensive e scoperte inedite; il culto della Madonna delle Grazie: storia, arte e spiritualità; Monteodorisio nell’800: le antiche dimore raccontano; la chiesa di San Giovanni Battista; il borgo fortificato di Monteodorisio: il Castello.

I percorsi, che si snodano tutti nel centro abitato, con partenza da piazza Madonna delle Grazie, Largo Palazzo e piazza Umberto I, saranno affiancati dall’evento speciale, Mostra diffusa d’Arte Contemporanea “Inclusioni”, a cura degli artisti Ettore Altieri, Antonio D’Annunzio, Antonio Di Campli, Carla Di Pardo, Paolo Dongu, Claudio Gaspari, Davide Scutece e Giorgia Tiberio, le cui opere, in un ideale connubio fra antico e moderno, saranno esposte e offerte all’ammirazione dei visitatori lungo il percorso delle antiche dimore e all’interno del castello. Le Giornate FAI d’Autunno si svolgono nell’ambito della campagna di raccolta fondi “Ricordiamoci di salvare l’Italia” che il FAI organizza nel mese di ottobre e si inquadrano nell’ambito delle iniziative di raccolta pubblica di fondi occasionale. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro, che andrà a sostegno della missione di cura e tutela del patrimonio culturali italiano che svolge la Fondazione. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento. Per partecipare non è richiesta la prenotazione e gli iscritti al FAI o chi si iscriverà durante le Giornate, in piazza o online, avranno la priorità in ciascun percorso. Per maggiori dettagli: https://fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?search=Monteodorisio.

Tutti i percorsi delle giornate Fai a Monteodorisio.

Il borgo fortificato di Monteodorisio: strutture difensive e scoperte inedite.
Partenze ogni ora, a partire dalle 10, da piazza Madonna delle Grazie; ultima partenza alle 18.
Tra la visione di scorci panoramici e l’ascolto della narrazione avvincente dei narratori, la passeggiata condurrà alla scoperta delle fortificazioni medievali che una volta cingevano e proteggevano il borgo incastellato, fino a raggiungere il centro del borgo antico. Gli accompagnatori focalizzeranno l’attenzione dei presenti verso le strutture ancora superstiti che avevano la funzione di difesa e di controllo, evidenziandone le differenze strutturali legate alle diverse epoche di costruzione delle stesse. Il percorso si conclude con l’accesso esclusivo ad una proprietà privata, aperta eccezionalmente al pubblico in occasione delle Giornate FAI. In via Roma, presso la sede del Circolo Fermenti, il gruppo sarà accolto dal proprietario, Davide Cruciata, e dagli associati. Qui avrà la possibilità di ammirare le scoperte inedite che il luogo custodisce e di ascoltare il racconto sulle possibili funzioni di questi antichi manufatti ipogei, riconducibili alla prima fase di costruzione del castello: fosse granarie, adibite alla conservazione di grano, orzo, fave e/o un antico frantoio.

Il culto della Madonna delle Grazie: storia, arte e spiritualità.
Visite ogni ora, a partire dalle 10:30; ultima visita alle 18:30.
L’attenzione dei visitatori sarà focalizzata su alcuni aspetti artistici e spirituali che conferiscono unicità a questo edificio religioso e al culto mariano. In primo luogo, la decorazione dell’interno in stile Liberty. I committenti del santuario, infatti, fecero una scelta considerabile audace a quel tempo, nell’accettare la proposta dell’artista, Gaetano D’Agostino, di utilizzare un lessico pittorico ritenuto profano dalle autorità ecclesiastiche e addirittura vietato nelle chiese.
Si trattò di una vera e propria trasgressione di carattere etico e tuttavia legale, poiché la chiesa della Madonna delle Grazie in quegli anni era una chiesa comunale e non sottostava all’autorità ecclesiastica. Attualmente, l’opera pittorica rimasta in eredità alla comunità di Monteodorisio e a tutti coloro che possono godere della sua bellezza, rappresenta un esemplare unico di arte in stile Liberty all’interno di una chiesa, oltre ad avere un grande valore artistico, sia per ampiezza che per raffinatezza. Un altro aspetto che verrà messo in evidenza durante la visita è la cospicua presenza di ex voto, che testimonia la grande devozione verso la Madonna delle Grazie, alla quale nel corso dei secoli tanti pellegrini sono ricorsi per chiedere aiuto e sostegno e tanti ancora sono tornati a ringraziarLa, lasciando un segno in memoria della grazia ricevuta. La diffusione del culto della Madonna delle Grazie di Monteodorisio fu particolarmente incentivata e diffusa dalla presenza del percorso tratturale “Lanciano-Cupello”, lungo il quale l’edificio sacro rappresentò per i tanti avventori un sicuro rifugio, per il ristoro dalla fatica fisica del viaggio e per ottenere conforto e protezione. Nel ricco patrimonio di ex voto custoditi nella chiesa, spiccano senza dubbio le tavolette votive, realizzate a cavallo fra 1800 e primi anni del ‘900, su supporto ligneo o di latta, che rappresentano un patrimonio di inestimabile valore storico, culturale e demoetnoantropologico.

Monteodorisio nell’800: le antiche dimore raccontano.
Partenze ogni ora, a partire dalle 9:30, da Largo Palazzo; ultima partenza alle 18:30.
È il percorso “Porte Aperte” per eccellenza, alla scoperta di antiche dimore finora mai aperte al pubblico. Consentirà di conoscere le vicende delle famiglie che le abitavano nell’800, che a loro volta hanno delineato la storia più recente del borgo. Le famiglie che più di altre segnano la storia di Monteodorisio, coincidono anche con quelle più facoltose: quelle dei Suriani, Fanghella e De Cristofaro, cognomi che peraltro ricorrono nell’elenco dei sindaci del comune.
Questo percorso, che avvicina il visitatore alla dimensione più intima e domestica della famiglia borghese ottocentesca, è arricchito dalla presenza delle opere della mostra, “Inclusioni”, che faranno da filo conduttore lungo tutto l’itinerario, impreziosendo gli antichi palazzi con luci e colori.

La chiesa di San Giovanni Battista.
Visite ogni ora, a partire dalle 10:00; ultima visita alle 17:00.
Nell’arco delle due Giornate, a conclusione delle visite delle 11:00, 15:00 e 16:00, sarà offerta la possibilità di ascoltare brani di musica sacra, eseguiti dal signor Fernando Lizzi con l’organo a canne settecentesco ancora presente nella cantoria lignea. Questo antico strumento musicale, infatti, è in ottimo stato di conservazione e perfettamente funzionante: condizione questa piuttosto rara, che non ritroviamo in altri organi coevi delle chiese del territorio. Inoltre, fra le altre opere presenti, verrà evidenziata la lastra di pietra calcarea che oggi costituisce la fronte dell’altare della chiesa, dove è stata reimpiegata. Riporta la rappresentazione delle pie donne al sepolcro, accompagnata da un’iscrizione di una parte del testo del Quem quaeritis, un canto pasquale composto nel X secolo, considerato punto di partenza della drammaturgia sacra medievale. L’opera è riferibile cronologicamente ad un periodo compreso fra la metà dell’XI secolo e gli inizi del successivo che la colloca agli esordi della scultura narrativa in Abruzzo e dell’unione di testo e immagine, una modalità comunicativa, questa, destinata a un forte sviluppo nei due secoli a seguire.

Il borgo fortificato di Monteodorisio: il Castello.
Partenze ogni ora con orario continuato, da piazza Umberto I, a partire dalle ore 10:00; ultima visita ore 18:00.
Il castello, simbolo del borgo di Monteodorisio, sarà oggetto di una passeggiata nel corso della quale ne saranno ripercorse le vicende a partire dalla sua edificazione e fino al suo declino. Questo percorso si intreccia e si completa, in un gioco di richiami e di rimandi, con quello dedicato alle antiche torri medievali ed offrirà ai visitatori non una semplice descrizione del sito, ma la narrazione della vita e della quotidianità degli abitanti della Monteodorisio medievale, ricostruite grazie ad importanti scoperte effettuate in occasione degli scavi archeologici del 2005-2006. La visita sarà arricchita dalla narrazione di leggende legate ai luoghi, ancora oggi custodite e tramandate dalla tradizione popolare, e dalla rievocazione degli avvenimenti storici che cagionarono l’inesorabile declino della struttura fortificata. Gli ospiti avranno la possibilità di fare un vero e proprio tuffo nel Medio Evo, epoca storica ricca di fascino e di mistero. Anche in questo percorso si accederà a luoghi privati, eccezionalmente aperti in occasione delle Giornate d’Autunno del FAI. A conclusione, si potrà effettuare una interessante visita guidata del museo Archeologico del Vastese, nelle cui sale sono custoditi ed esposti reperti archeologici rinvenuti nei comuni dell’entroterra vastese.

Gli organizzatori ringraziano, per il supporto locale: il sindaco Catia Di Fabio e l’amministrazione comunale di Monteodorisio, don Nicola Antonini, la dirigente scolastica Nicoletta Del Re I.C.S. di Monteodorisio. Per l’apertura eccezionale di beni privati: Davide Cruciata, Nadia Cupaiolo Ughi, Alfredo De Cristofaro, Pasquale De Cristofaro, Antonio Di Stefano, Marianna Fanghella, Carmine Manzi, Gianlorenzo Molino, Giovanni Raimondi, Cecilia Suriani, Gerald Schulz, Michaela Hansl. Per l’allestimento della mostra d’arte contemporanea “Inclusioni”, gli artisti: Ettore Altieri, Antonio D’Annunzio, Antonio Di Campli, Carla Di Pardo, Paolo Dongu, Claudio Gaspari, Davide Scutece, Giorgia Tiberio. Per la preziosa collaborazione: Apprendisti Ciceroni Scuola secondaria di primo grado di Monteodorisio,  Apprendisti Ciceroni I.I.C. “Pantini Pudente”, Apprendisti Ciceroni ITSET “F. Palizzi”,  Assunta Antenucci, Lorenzo Busico, Mario De Vizio, Katia Di Penta, Fernando Lizzi, Davide Pitetti, Vincenzo Silvestri, Giovanni Timpone, A.S.D. Futura Monteodorisio, Circolo Culturale “Fermenti”, Pro Loco “Contea di Monteodorisio”, Parsifal Società Cooperativa, Cooperativa “TEA Orizzonti”, Azione Cattolica di Monteodorisio, Protezione Civile “Valtrigno”, Protezione Civile “Il Castello”, Comitato Festa “Madonna delle Grazie”.

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