La provincia di Chieti si prepara a dire addio alle cassette postali “anonime”. Nel Chietino arriva “Etichetta la cassetta”, iniziativa di Poste Italiane che nasce con l’obiettivo di correggere un fenomeno, quello delle cassette postali prive di nominativi, assai diffuso su tutto il territorio e che in molti casi rende complicato il servizio di recapito della corrispondenza a causa della oggettiva difficoltà nella individuazione dei destinatari da parte dei portalettere.
Numerosi i Comuni coinvolti in tutta la provincia, serviti dai Centri di Distribuzione di Chieti, Lanciano, Casoli e Vasto e dai presidi di Atessa e Gissi, nei quali i cittadini con cassetta “anonima” stanno ricevendo dall’Azienda una comunicazione che li invita ad apporre le etichette con il proprio nome e cognome sulle cassette domiciliari e sul citofono condominiale. Le etichette da utilizzare, a strappo e adesive, sono state incluse gratuitamente nella lettera di avviso. «Complessivamente – spiegano da Poste Italiane in un comunicato – in tutta la provincia sono circa 1.000 le comunicazioni inviate alle famiglie residenti che presentano le maggiori difficoltà e che richiedono un intervento di collaborazione da parte dei cittadini. Poste Italiane, da sempre attenta a migliorare la qualità del servizio, ha interessato direttamente i cittadini sensibilizzandoli sull’importanza della presenza dei nominativi corretti per il regolare esito del recapito 0187.
Particolarmente interessati da questo intervento, sottolineano, «sono i Comuni con meno di 5mila abitanti, un segmento significativo di popolazione a cui Poste Italiane sta dedicando da tempo una particolare attenzione, per accompagnarne la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile, come recentemente evidenziato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante». Con il progetto “Etichetta la cassetta” i cittadini sono invitati anche a comunicare l’indirizzo aggiornato a tutti i propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze. «L’Azienda – aggiungono – ha avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali per intervenire sulla toponomastica, per rendere efficace il servizio, soprattutto nei territori periferici. L’iniziativa è coerente con i principi ESG sull’ambiente, il sociale e il governo di impresa, rispettati dalle aziende socialmente responsabili, che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del Paese».
Quella delle cassette postali prive di nominativi è soltanto una delle cause per cui in molti casi il servizio di recapito subisce rallentamenti dovuti ad oggettive difficoltà esterne tali da non garantire una consegna puntuale. Tra gli altri elementi, frequenti sono anche i casi di incongruenza tra gli indirizzi riportati sulle spedizioni e gli effettivi domicili dei destinatari, oppure una toponomastica non corretta o non coerente, oppure ancora indirizzi incompleti o cassette postali assenti.