Da “Raduni ovali” a “Una musica può fare”: Max Gazzè è il protagonista delle feste patronali

Quasi trent’anni di carriera raccontati in un concerto. Max Gazzè è stato il protagonista della serata clou delle feste patronali 2022 richiamando un numeroso pubblico in piazza Rossetti. Prima del concerto il sindaco Francesco Menna e il vicesindaco con delega al turismo Licia Fioravante hanno rivolto il loro saluto ai cittadini, esprimendo la gratitudine dell’amministrazione per tutti coloro che hanno collaborato allo svolgimento delle feste patronali. Il cantautore romano, insieme alla sua band formata da Max Dedo, Cristiano Micalizzi, Daniele Fiaschi e Clemente Ferrari, è partito dal 1998 con Raduni Ovali per poi fare su e giù tra i suoi dischi fino ad arrivare all’ultimo, la Matematica dei rami, uscito lo scorso anno.

C’è spazio per canzoni come I tuoi maledettissimi impegni, Colloquium vitae e Comunque vada e per brani che hanno segnato un’epoca come Vento d’estate, Cara Valentina, La Favola di Adamo ed Eva. Il pubblico canta con Gazzè che ricama note con il suo basso dando corpo ai brani della ricca scaletta. Sul palco racconta anche della gioia «di suonare per la prima volta a Vasto, città a cui sono legato da cose personali» e che finalmente lo ha visto protagonista – dopo bei concerti in altre località d’Abruzzo, nella serata delle feste patronali. E, dopo una giornata con gli occhi al cielo confidando nella clemenza del meteo, chiudere cantando «una musica può fare parlare soltanto d’amore» è il miglior saluto alle feste patronali tornate nella loro completezza dopo gli anni segnati dalle restrizioni per la pandemia.

Max Gazzè in concerto a Vasto

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