Al d’Avalos le “Forme di Luce” del Premio Vasto: «I giovani credano nell’arte e nel futuro»

Si intitola “Forme di Luce”, ed è stata presentata questa mattina, la 55ª edizione del Premio Vasto. Intervenuti alla cerimonia di inaugurazione, nella sala della Pinacoteca di Palazzo d’Avalos, l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta, Alfredo Bontempo, figlio dell’avvocato Roberto Bontempo, ideatore e storico presidente del Premio Vasto, e Paola Di Felice, curatrice della mostra. A partire da oggi, mercoledì 28 settembre, l’esposizione sarà ospitata nelle sale di Palazzo d’Avalos fino al 5 dicembre.

«Questa 55esima edizione consacra la sinergia istituzionale – afferma Della Gatta -. Per il futuro del Premio stiamo studiando nuove forme, anche giuridiche. Oltre alla forma giuridica, le novità della prossima edizione comporteranno un’apertura al mondo dei giovani, delle scuole, tornando alle origini del Premio Vasto, anche attraverso concorsi per gli studenti».

«Anche quest’anno il comitato non ha voluto togliere alla città il piacere di questo Premio nato nel 1959, che rende la mostra, dopo la Biennale di Venezia, l’esposizione più longeva d’Italia – commenta Alfredo Bontempo, presidente del Comitato Premio Vasto -. Il tema di quest’anno è la luce, che ritroviamo in ogni istante della nostra vita. Gli artisti, vecchi e nuovi maestri dell’arte, hanno scelto modi diversi di interpretare il tema».

Un’edizione che, spiega Paola di Felice, curatrice della mostra, «vuole avvicinare i giovani al mondo dell’arte. La memoria dell’avvocato Bontempo mi ha accompagnato in questa attività». Al centro dell’edizione 2022 del Premio Vasto, le opere di otto pittori e quattro scultori. «Una sorta di filo conduttore – sottolinea la di Felice – per evidenziare come la luce abbia influito sul singolo autore. Forme di luce come contrapposizione all’ombra, essere o non essere per esaltare la vita. Ognuno può trarre la luce dall’ombra. Abbiamo voluto dimostrare come la vita che ha attraversato i secoli ha una contrapposizione felice tra l’artista più datato e l’artista alle prime armi».

Ad accompagnare i visitatori nelle sale della mostra, una serie di suoni. Un messaggio ben preciso quello che quest’anno il Premio Vasto si propone di veicolare: i giovani devono credere nella luce e credere nel futuro nella misura in cui credono alla luce.

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