Volontari da Casalbordino e Paglieta a Senigallia: «Il nostro impegno per aiutare chi ha perso tutto»

Sono stati due giorni intensi quelli vissuti dai volontari di protezione civile di Casalbordino e Paglieta a Senigallia, dove si continua a lavorare per liberare la città dall’acqua e dal fango. «Siamo stati allertati dalla sala operativa regionale della protezione civile», racconta Maria Simonetti, segretaria dell’associazione Madonna dell’Assunta di Casalbordino. «Tempo fa il nostro gruppo ha ricevuto in dotazione dalla protezione civile regionale un’idrovora ad alta capacità, da 6mila litri al minuto, molto utile per gli interventi da fare a Senigallia. Siamo andati anche con i moduli antincendio montati sui due nostri pickup e con un nuovo furgone, da poco donatoci da Poker Cars, carico di attrezzature manuali come pale, picconi, zappe e tutto l’occorrente per operare». La delegazione era formata da quattro volontari di Casalbordino, Mauro Basilico, Mario Scaccia, il giovanissimo Lorenzo Bucciarelli e Maria Simonetti, e quattro del gruppo distaccato di Paglieta, il coordinatore Matteo Felaco, Rosella Picariello, Ylenia Di Giulio e Veronica Ranieri.

I volontari di Casalbordino e Paglieta

«La situazione che abbiamo trovato era molto complessa, tutte le strade erano invase da fango e detriti. Per strada cumuli di tutto ciò che era contenuto nei garage, negli scantinati, in abitazioni e negozi al piano terra. Tutto ammucchiato a bordo strada per poter essere ritirato e distrutto, non si è potuto salvare nulla. È stato brutto vedere gli effetti personali, i ricordi cari delle persone riversati per strada e impastati col fango. Abbiamo incontrato tante persone in preda allo sconforto. C’era un signore molto anziano che cercava in ogni modo di salvare il salvabile ma c’era ben poco da fare. Aveva le lacrime agli occhi, ci ha detto: dentro quello scatolone ci sono i ricordi della mia infanzia, dell’esperienza vissuta in guerra. È stato tutto distrutto dall’acqua».

L’intervento dei volontari di Casalbordino e Paglieta si è concentrato «principalmente nei garage e nelle cantine dei grandi condomini nelle zone vicine al Misa. Con l’idrovora abbiamo cercato di togliere quanta più acqua possibile». L’incontro con la popolazione marchigiana è stato all’insegna dell’affetto e della riconoscenza. «Tutti sono stati molto gentili e ospitali con noi, dandoci sostegno e ristoro dopo il lavoro».  

Tra gli incontri di queste due giornate intense c’è stato «un episodio che mi ha fatto emozionare. Un ragazzo, che abita al piano terra, ci ha chiesto di poter cercare nel fango lo striscione che aveva preparato per suo figlio appena nato. Lo abbiamo cercato e trovato e, dopo averlo ripulito, riconsegnato. È stato bello vedere nei suoi occhi la gioia per poter dare il benvenuto a casa, nonostante tutto ciò che è successo in questi giorni, al suo piccolo Michelangelo».

Al termine di questa esperienza c’è «il grazie al sindaco Filippo Marinucci che, prima della partenza, è venuto a salutarci insieme agli altri amministratori. Grazie al sindaco di Paglieta, Ernesto Graziani, che sta sostenendo il nuovo gruppo comunale. Sono dei ragazzi volenterosi che si danno tanto da fare. Un grazie speciale alla popolazione marchigiana che ci ha fatto sentire ospitalità e appoggio e alla sala operativa regionale che ci mostra fiducia. Il nostro compito è di aiutare le persone quando hanno bisogno, con il sorriso e gratuitamente. La protezione civile è questo, il volersi mettere a disposizione di tutti».

Per il gruppo di Paglieta, nato nel marzo 2021 come distaccamento del gruppo di Casalbordino, quella di Senigallia è stata la prima emergenza affrontata fuori dai confini regionali. «Il nostro primo impegno importante è stato durante l’emergenza Covid, a servizio del nostro paese – spiega il coordinatore Matteo Felaco -. Il gruppo è formato da circa una ventina di persone che credono fortemente nella protezione civile. Siamo partiti con lo spirito di aiutare le persone che, a causa di una calamità naturale, si sono ritrovate fuori di casa, ad aver perso tutto».

L’impegno affrontato «è stato impegnativo e faticoso, c’erano acqua e fango ovunque. La situazione era complessa ma abbiamo fatto un ottimo lavoro di squadra. Abbiamo trovato grande accoglienza, sia dagli abitanti di Senigallia che dalle altre associazioni già presenti sul posto».

Il gruppo comunale «è una scommessa vinta. In un anno e mezzo siamo riusciti già a fare tante cose. Di questo dobbiamo ringraziare il sindaco Ernesto Graziani, che ci sta sostenendo convintamente, il presidente dell’associazione Madonna dell’Assunta Tommaso Bucciarelli e tutti i volontari. Abbiamo volontari preparati, che seguono il loro percorso di formazione per essere pronti ad aiutare chi ne ha bisogno».

Protezione Civile di Casalbordino e Paglieta a Senigallia

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