Per la Sasi il bilancio estivo è positivo: «Il 56% dell’utenza non ha avuto disservizi»

La Sasi questa mattina ha tracciato in conferenza stampa un bilancio della stagione estiva che si avvia alla conclusione. La fornitura idrica, stando alle parole del Cda, ha avuto meno contraccolpi di quanto previsto, nonostante caldo torrido e siccità, con disservizi che hanno coinvolto il 44% dell’utenza, quota minore rispetto alle estati degli anni scorsi. Secondo il presidente Gianfranco Basterebbe, «è il segno che gli interventi messi in atto stanno producendo i risultati sperati». 

Il Sinello è la sorgente che ha avuto più problemi, «siamo stati costretti a intervenire con due autobotti ricaricando persino i serbatoi. Siamo comunque soddisfatti, basti pensare che il 56% degli utenti non è stato coinvolto dalla mancanza d’acqua. Va detto che senza la nevicata di fine marzo difficilmente avremmo avuto la stessa estate, la sorgente del Verde con quattro pozzi accesi riesce ancora a dare i 1200 litri al secondo necessari a soddisfare la richiesta del territorio, ma con il gran caldo e il conseguente veloce scioglimento della neve, è probabile che tra qualche mese alcuni Comuni potranno tornare ad avere qualche disagio. A contribuire a un’estate che è andata meglio delle previsioni sono stati anche i lavori effettuati con 23 milioni di euro di fondi Sasi investiti per la maggior parte sull’idrico con la sostituzione di 108 chilometri di rete e 47 km di rete fognaria. Dal 2016 al 2022 sono stati appaltati lavori per oltre 64 milioni di euro, compreso i 23, alcuni sono stati anche eseguiti».

Quella di stamattina è stata l’occasione anche per fare il punto sui finanziamenti a favore delle infrastrutture idriche. I lavori già finanziati ammontano a circa 79 milioni di euro, di cui 55, 936 dal Pnrr (tra i quali ci sono i 14 milioni destinati alla ricerca perdita) e 22 milioni per progetti Masterplan e Sblocca Italia.
«Altri 10 milioni sono stati richiesti al Cis (Contratto istituzionale di Sviluppo) – ha aggiunto il direttore dell’area tecnica Pio D’Ippolito – per lavori di interconnessione sulle reti soprattutto nei Comuni del Sinello e dell’Avello che vivono maggiori difficoltà». Sei milioni, sempre del Pnrr, saranno usati per l’essiccazione dei fanghi attraverso due metodi, «di cui uno è davvero all’avanguardia». Siamo quindi a 95 milioni di euro tra richiesti e finanziati.

Altri 44 milioni, infine, sono oggetto di una programmazione che è ancora da ultimare, «Stiamo preparando le schede da inoltrare relative a lavori di depurazione, fognario e di impianti di efficientamento energetico. Tra i progetti previsti c’è la risoluzione dei problemi di Fosso Palazzo di Fossacesia e il collettamento di diverse zone di Vasto».

Basterebbe, poi ha risposto al comitato lancianese “Firme per una gestione migliore”: «Quando sono arrivato, nel 2016, ho trovato 3 direttori, di cui uno dirigente, e il bando per la figura del direttore generale che poi ho portato a termine con i ben noti risultati. Dopo questa esperienza, il Cda ha deciso di dotarsi solo di due direttori, uno per l’area tecnica e un altro per gli altri settori, commerciale, amministrativo. La nostra è l’unica società di gestione idrica che non ha un dirigente. Per quanto riguarda le accuse a presunti livelli dati senza meriti, preciso che solo quattro dipendenti dell’area tecnica, tutti interinali, hanno avuto il quinto livello. Non abbiamo fatto alcuna assunzione se non quelle previste dalla legge. Voglio inoltre ricordare che il Bilancio 2016 si chiuse con 20 milioni di utile, quello del 2021 con 40 milioni, praticamente il doppio anche se i tempi che si profilano destano qualche preoccupazione, nel 2021 abbiamo pagato l’energia elettrica 2. milioni e 300 mila euro e quest’anno oltre 1 milione solo la bolletta di luglio e questi sono fatti. Non c’è tempo per sterili e inutili polemiche».

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