Azione e Italia viva presentano i candidati. «Noi del territorio, a destra paracadutati estranei all’Abruzzo»

Camillo D’Alessandro, Giulio Cesare Sottanelli, Gaetano Fuiano. Il deputato uscente di Italia viva e i coordinatori regionale e cittadino di Azione. Sono loro a lanciare a Vasto le ultime due settimane di campagna elettorale del raggruppamento di cui è leader nazionale Carlo Calenda alle elezioni politiche del 25 settembre.

Gaetano Fuiano (Azione)

L’incontro pubblico, presentato da Annamargareth Ciccotosto, nella sala conferenze della Società operaia di mutuo soccorso serve a marcare la differenza soprattutto con la destra e a lanciare appelli a non votare i paracadutati: candidati non abruzzesi che in Abruzzo hanno ottenuto da Fratelli d’Italia e Lega posizioni utili a essere eletti.

D’Alessandro prende di mira i vertici della Regione. Il primo attacco è diretto a Etelwardo Sigismondi, segretario regionale di FdI che, visto il meccanismo della legge elettorale, è già sicuro di un seggio a Palazzo Madama: «Capolista al Senato si candida chi in Regione ha pieni poteri. La domanda è: che ci ha fatto con questo potere?». Gli esponenti del centrodestra che governa la Regione «hanno detto di tutto sull’ospedale di Vasto, anche giustamente quando c’erano delle carenze», ma «oggi l’ospedale di Vasto è il più martoriato dell’Abruzzo». «Si candidano l’uomo più potente a livello regionale, che è di Vasto, la consigliera regionale di Vasto (Sabrina Bocchino, n.d.r.) e il presidente del Consiglio regionale (Lorenzo Sospiri, n.d.r.) che ha cambiato il simbolo della Regione Abruzzo mettendoci il Guerriero di Capestrano: un po’ poco in tre anni». «Se non votate Fuiano, rischiate di eleggere Bagnai, che è di Firenze». Dal 2019, con l’elezione di Marsilio a presidente della Regione, «l’Abruzzo è terra di conquista».

«Azione – precisa Sottanelli – nasce per promuovere una maniera diversa di governare e di chiedere in consenso». «Investire di più sulla sanità è fondamentrale per un’equità sociale. Abbiamo governi regionali che fanno passare anni anche quando ci sono i soldi, come nel caso dell’ospedale di Vasto». «Non votiamo i simboli, dietro i simboli ci sono le persone. Sono le persone che fanno la differenza».

Fuiano parte da un tema di cui si è discusso molto nei primi mesi del 2022, tornato di recente al centro del dibattito politico: «Pensare alla variante alla statale 16 non è solo bellezza, ma incide sulla possibilità di sviluppo del territorio». Inoltre, «da quanti anni parliamo di adeguamento della Trignina?». Si rivolge ai giovani: «Il reddito di cittadinanza è cosa giusta, ma non può diventare prebenda. Ci sono tanti ragazzi che non chiedono l’elemosina, ma vogliono il diritto alla vita, il diritto al lavoro». L’appello è a non votare i catapultati «cui non interessa nulla di questo territorio».

Azione e Italia viva presentano i candidati

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