Istituito il Premio Lapenna. «Per Luciano la cultura era educazione alla bellezza»

La ricerca storica al centro del Premio Luciano Lapenna. L’appuntamento culturale dedicato all’ex sindaco di Vasto morto il 7 settembre 2021 è stato presentato oggi pomeriggio nell’aula consiliare Vennitti del municipio, piena di amministratori, consiglieri comunali e attivisti delle associazioni. A presentarlo sono stati la professoressa Bianca Campli, moglie di Lapenna e presidente del locale club Unesco, la presidente della Società vastese di storia patria, Gabriella Izzi Benedetti, il presidente del circolo Anpi di Vasto, Domenico Cavacini, il sindaco, Francesco Menna, e l’assessore alla Cultura, Nicola Della Gatta.

Sarà un concorso riservato a coloro che avranno compiuto un lavoro di ricerca in ambito storico, quello intolato alla memoria del sindaco del decennio 2006-2026.


«Ho pensato in questi mesi – spiega Bianca Campli – a cosa sarebbe stato opportuno fare per onorare la sua memoria, evitando le scorciatoie retoriche che lui per primo avrebbe detestato. Allora sono partita dall’amore, che è stato il sentimento che ci ha uniti. Io e Luciano eravamo diversissimi e tuttavia ci siamo amati: io in lui ho amato il rigore morale, la profonda onestà intellettuale e la tensione etica uniti ad una capacità ludica che alleggeriva tutto; lui in me amava lo spirito ribelle e il gusto dell’avventura, soprattutto intellettuale. Ma 43 anni di vita assieme non sarebbero stati possibili se alla iniziale fascinazione non avesse fatto seguito il desiderio e la pratica della conoscenza profonda l’uno dell’altro: ci siamo conosciuti, perciò la fascinazione è diventata sentimento, per cui mi sento di affermare che non c’è amore senza la conoscenza di ciò che si ama. Ora Luciano amava profondamente Vasto, di cui è stato sindaco per 10 anni, e il territorio del vastese, che conosceva palmo a palmo: bastava dirgli un cognome e partiva con la ricostruzione delle genealogie e dei luoghi di nascita. Così ho trovato la strada per ricordarlo onorevolmente: promuovere la conoscenza di questo territorio. Qualcuno mi ha chiesto: perché Vasto e l’hinterland e non tutto l’Abruzzo? Circoscrivere il territorio non è un gesto di riduzione, ma di consapevolezza e di metodo: più ci si allontana dai grandi centri, più il racconto degli accadimenti si sfilaccia, diventa aneddotico, mitico perfino.
Io, invece, vorrei che la conoscenza si fondasse sul rigore storico e che le tanta intelligenze che affollano, spesso mortificate, la nostra terra si sentissero stimolate a coltivare ricordi, emozioni, cucendole, però con il metodo rigoroso della ricostruzione storica, basata cioè sui documenti e non solo sui ricordi individuali o peggio sui “si dice”. Questo desiderio ha trovato perfetta corrispondenza nell’Anpi e nella amministrazione comunale e siamo così giunti all’istituzione del Premio Luciano Lapenna, che si rivolge ai giovani tra i 18 e i 40 anni e intende promuovere lo studio storico del nostro territorio, per il periodo che va dagli anni 40 del 900 ai giorni nostri. Il bando verrà pubblicato ogni anno a settembre, contemporaneamente alla premiazione del vincitore dell’anno precedente».

Gabriella Izzi Benedetti ricorda «l’impegno a preservare la memoria storica della città». Cavacini sottolinea che Lapenna «in quest’aula è stato protagonista nei vari ruoli ricoperti» e «parlava con tutti, però non derogava mai ai suoi principi» con «l’impegno per l’antifascismo e per i più deboli». Cavacini ha anche presentato il sito internet del Premio: www.lucianolapenna.it, dove sono pubblicati il bando e la modulistica necessaria per partecipare al concorso. Il riconoscimento è «per la migliore ricerca storica inedita, in forma testuale o di audiovisivo, sul periodo compreso tra gli anni ’40 del XX secolo e i giorni nostri, con particolare attenzione alla lotta antifascista, nel territorio di Vasto e dell’hinterland», si legge sul sito ufficiale.

«Luciano – racconta Menna – è stato per ciascuno di noi, soprattutto per noi giovani, un maestro, un punto di riferimento. Non nascondo che in questo anno spesso sono andato a trovarlo per farmi confortare, chiedergli un aiuto nei momenti di difficoltà che i sindaci e le amministrazioni vivono. E devo dire che mi sta vicino».

«Luciano – dice Della Gatta – continua a rappresentare un limpido esempio di politico onesto, che ha donato le sue migliori energie, la sua speranza, la sua visione alla pratica della politica, a servizio dei cittadini di Vasto e dell’intero territorio. Aveva un culto per le istituzioni, per il recupero e la valorizzazione della memoria storica, quel legame che grazie alla conoscenza del passato qualifica il presente e dona forza e vigore al futuro. E, poi, lui ha inteso la cultura non come evento straordinario ma piuttosto come educazione permanente alla bellezza che dà senso e forma alla comunità. Sono insegnamenti, questi, che non conoscono tramonto e che Bianca giustamente ha condensato in questa iniziativa. Di qui la scelta di istituire un premio culturale i cui protagonisti sono prioritariamente i giovani del nostro territorio, chiamati a riflettere su fatti che hanno connotato la nostra storia recente. Un ideale interscambio denso di significato di cui Luciano sarebbe andato fiero».

IL CONCORSO – «Al fine di onorare la memoria di Luciano Lapenna e tenere vivo il senso della politica come servizio alla comunità, che costituisce il suo più grande lascito morale, gli eredi – è scritto nel regolamento – l’amministrazione comunale di Vasto, l’Anpi di Vasto, ricordando la dedizione appassionata al suo territorio, manifestata in decenni di attività politica (consigliere comunale a Gissi, consigliere regionale, assessore provinciale, sindaco di Vasto per 10 anni, presidente dell’Anci Abruzzo), istituiscono un premio da assegnare, tramite procedura selettiva, alla migliore ricerca storica, a partire dall’anno 2023. Il Premio è patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune della Città del Vasto. Il premio, dell’importo di euro 1.000, al lordo degli oneri fiscali e delle ritenute di legge, verrà assegnato per la migliore ricerca storica inedita, in forma testuale o di audiovisivo, sul periodo compreso tra gli anni ’40 del XX secolo e i giorni nostri, con particolare attenzione alla lotta antifascista, nel territorio di Vasto e dell’hinterland».

La commissione scientifica che valuterà gli elaborati per l’attribuzione del premio sarà composta dal presidente, lo storico Marco Patricelli, cui si affiancheranno gli altri membri Nicola Della Gatta, Bianca Campli, Domenico Cavacini, Gabriella Izzi Benedetti e lo storico Gianni Orecchioni.

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