«Dopo 315 giorni e a causa dell’increscioso braccio di ferro tra Lega e Fratelli d’Italia che ha di fatto bloccato il sindaco Filippo Paolini, è stata finalmente affidata la rappresentanza del Comune di Lanciano nel cda di Lancianofiera. Grazie alla presidenza di Franco Ferrante, cui va la nostra gratitudine per aver guidato l’Ente con serietà, competenza e passione, Lancianofiera è stata salvata dal fallimento dopo le negative esperienze dell’era Paolini I e II ed è tornata ad essere il punto di riferimento regionale e nazionale che la storia affida al polo fieristico regionale». Il pesante affondo, a seguito della nomina di Donato Di Campli alla guida di Lancianofiera, arriva dai consiglieri PD, Marusca Miscia e Lorenzo Galati.
«Al futuro presidente di Lancianofiera (salvo sorprese targate Fdi del socio Regione Abruzzo) Donato Di Campli, la cui nomina è avvenuta ben oltre i primi 30 giorni di governo come aveva annunciato il sindaco Paolini in campagna elettorale, auguriamo buon lavoro e manifestiamo sin d’ora la nostra disponibilità a collaborare per il bene del Consorzio e della città di Lanciano. Riteniamo fondamentale che il sindaco risponda politicamente a chi, come Fratelli d’Italia, ha definito sbagliata la nomina di un imprenditore privato e che lo stesso sindaco si attivi per ottenere risposte in termini di fondi certi dalla Regione per innovare e riqualificare strutturalmente Lancianofiera. A chi parla di filiera Comune-Regione, – conclude la nota – bisogna dire che la filiera non può servire solo ad alimentare clientele politiche ma a produrre risultati con immediatezza, poiché del governo Marsilio qui a Lanciano non si hanno notizie da ormai 4 anni».