«Un’altra occasione persa per un territorio che ha bisogno di infrastrutture». Così il vicesindaco di San Salvo, Eugenio Spadano, commenta la notizia di Chiaro Quotidiano di qualche giorno fa sul definanziamento della Variante alla Statale 16 per la quale il ministero dei Trasporti aveva messo a disposizione 87 milioni di euro a favore dell’Anas.
La delusione è palpabile nelle parole del vicesindaco: «Dopo diversi anni di riunioni e di confronti tesi a trovare una soluzione unitaria per dirottare il traffico dal tratto di strada tra Vasto Marina e San Salvo Marina, è accaduto ciò che si temeva, il dirottamento di 87 milioni di euro su altri territori e la perdita di una occasione per il nostro».
Spadano, che tra le proprie deleghe ha i Rapporti con gli enti sovracomunali, ricorda una vicenda simile riguardante la realizzazione del nuovo ospedale: «Già nel passato si era verificata la stessa situazione con la costruzione del nuovo ospedale di Vasto, quando alla fine degli anni ‘90 si era vicini alla sua realizzazione e invece, in conseguenza di una indecisione sul luogo dove doveva nascere, il finanziamento fu perso e sono passati 25 anni per riavere le risorse e sperare che lo si possa finalmente realizzare. Per la variante Anas adesso si profila lo stesso rischio più volte annunciato e purtroppo arrivato: un’altra occasione persa per un territorio che ha bisogno di infrastrutture per poter crescere».
Per il vicesindaco sansalvese non tutto è perso: «Non ha senso oggi dire di chi è la colpa – conclude – È necessario invece riflettere sulle conseguenze che una mancanza di unioni di intenti provoca sulle economie e la sicurezza dei nostri territori. Bisogna necessariamente lavorare con maggiore serenità e concretezza, sforzandosi di superare i campanili e le appartenenze, al fine di utilizzare le risorse disponibili e non disperderle per difficoltà e incomprensioni autolesionistiche».
A Spadano si è poi associata nella tarda mattinata di oggi anche la lista San Salvo Città Nuova, che ha aggiunto: «Non vogliamo analizzare le responsabilità, che forse sono anche sufficientemente chiare, ma sottolineare che se il nostro territorio vuole essere all’altezza delle sfide del futuro, se intende puntare sulla crescita del turismo, sulla modernità e su una diversa idea di sostenibilità, occorre abbandonare i veti e le posizioni precostituite. Riteniamo doveroso ringraziare Anas per aver comunque offerto un’occasione al nostro territorio, il presidente della Regione e gli assessori che hanno lavorato per trovare una sana mediazione tra le parti. Non molleremo l’idea di rendere quel tratto di strada attuale della SS 16 sicura, a misura d’uomo e a percorrenza lenta».
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