Jois, l’autopsia per chiarire le cause della morte

È previsto in giornata il conferimento dell’incarico per l’autopsia sul corpo di Jois Pedone, il ventenne di Vasto trovato senza vita ieri a Punta Penna.

La procura di via Bachelet ha disposto l’esame autoptico per chiarire le cause della morte del ragazzo, trovato senza vita dalla guardia costiera ieri, attorno alle 13,30, in acqua, di fianco al molo nord del porto di Vasto. Sul posto è intervenuto, per una prima ricognizione cadaverica, il dottor Francesco Parente, medico legale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti

Il sostituto procuratore Vincenzo Chirico, titolare dell’inchiesta, ha incaricato il dottor Marco Piattelli di eseguire l’esame necroscopico , che si svolgerà giovedì 25 agosto. Il conferimento dell’incarico è stato notificato alle parti offese: i genitori e il fratello del ventenne.

Jois Pedone

Jois studiava economia all’università di Parma e d’estate lavorava al trabocco Cungarelle. I familiari ne avevano perso le tracce dalla notte tra il 20 e il 21 agosto. La madre Mary lo aveva visto per l’ultima volta sul balcone di casa. Lui, che da poco era rientrato dal lavoro, le aveva detto di voler uscire un po’ con i suoi amici che, in realtà, non ne sapevano nulla. Jois, in base a una prima ricostruzione dell’accaduto, avrebbe preso un taxi e si sarebbe fatto accompagnare fino alla spiaggia di Punta Penna. Al tassista avrebbe detto di voler fare delle foto per la ragazza. Dopo la denuncia di scomparsa, presentata il 21 agosto, i carabinieri avevano accertato che il cellulare di Jois aveva smesso di funzionare alle 3 di notte. Ieri la madre aveva lanciato un appello tramite social network e testate giornalistiche. Poi il ritrovamento, che ha gettato la città nello sconforto.

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