Il corpo senza vita di Jois Pedone, vent’anni, è stato trovato poco dopo le 13,30 vicino alla parte esterna del molo nord del porto di Punta Penna, a Vasto. Era in acqua. Lo ha trovato la guardia costiera. In base a una prima ricostruzione dei fatti, il giovane avrebbe chiamato un taxi per farsi portare a Punta Penna attorno all’1,15 del 21 agosto. Al tassista, Jois avrebbe detto di voler fare delle foto da inviare alla sua ragazza. La Procura di Vasto ha disposto l’autopsia. L’ipotesi preponderante, secondo i carabinieri, è quella del gesto volontario. Jois studiava economia a Parma e d’estate lavorava come cameriere al trabocco Cungarelle.
«È volato in cielo Jois Pedone. Sarà angelo tra gli angeli e la sua bontà e il suo sorriso lo accompagneranno sempre. Ai familiari l’affetto e la vicinanza infinita», è il messaggio pubblicato dal sindaco, Francesco Menna, sulla sua pagina Facebook.
Ore 13,20 – Alle ricerche partecipa anche il nucleo di Protezione civile di Vasto: «Sotto il coordinamento dei carabinieri tre nostre squadre sono all’interno della riserva di Punta Aderci impegnate nelle ricerche del ragazzo scomparso. In attivazione unità cinofila in convenzione con il nostro gruppo e due droni, si legge sulla pagina Facebook Protezione civile Vasto.
L’APPELLO – Quando i familiari l’hanno visto per l’ultima volta, indossava maglietta, pantaloncini e scarpe neri.
A Vasto, dalla notte tra il 20 e il 21 agosto, non si hanno notizie di Jois Pedone, vent’anni, alto un metro e 75, con i capelli neri a treccine.
Chiaro Quotidiano ha contattato la madre, Mary Nora Ramundi: «Jois – racconta – studia a Parma. A luglio era tornato a Vasto e stava lavorando al trabocco Cungarelle. Aveva già comprato il biglietto per ripartite in treno il 31 agosto e tornare a Parma. La sera del 20 agosto sono stata al concerto di Jovanotti. Quando sono tornata a casa, all’una meno dieci, lui era sul balcone, stava fumando una sigaretta dopo essere tornato dal lavoro. Lavorava dalle 18 alle 24. Era una settimana che non usciva, voleva svagarsi un po’. Mi ha detto: “esco con gli amici” e mi ha fatto il nome di due suoi amici storici, allora mi sono tranquillizzata. Quando poi non è tornato a casa, abbiamo contattato questi due amici, ma ci hanno detto che non si erano neanche messi d’accordo con lui per uscire insieme. Ieri pensavamo fosse rimasto a dormire da qualche amico perché aveva fatto tardi. Lui, che è molto meticoloso e comincia a prepararsi ogni giorno alle 17 per stare al lavoro alle 18, non è tornato a casa, dove ha lasciato tutto. Si è portato solo il cellulare. Ho presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri, da cui ho saputo che l’ultimo segnale telefonico è stato captato alle tre di notte in contrada Lebba. Forse è andato alla stazione ferroviaria Porto di Vasto? Oppure c’era qualcuno ad aspettarlo sotto casa? L’altra sera, quando l’ho visto a casa, l’ho trovato bene, come sempre. Forse era un po’ stressato perché studiava e lavorava, infatti gli avevo detto di evitare di lavorare e di svagarsi un po’, ma mi aveva risposto che gli piaceva così, stava bene. Non si è mai assentato senza motivo».
«Abbiamo raccolto la denuncia di scomparsa», spiega il maggiore Amedeo Consales, comandante della Compagnia di Vasto. «Lo stiamo cercando con i nostri militari nella zona di Lebba, Punta Penna e Punta Aderci. Valuteremo a breve se coinvolgere anche gli altri enti».
Chi ha visto o dovesse vedere Jois, può contattare la madre al 3496952104.
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