«È stato un lupo a mordere la turista. Monitoraggio per capire se ci sono esemplari problematici»

È stato un lupo ad aggredire una turista di 37 anni nella Riserva di Punta Aderci lo scorso 7 agosto.

A questa conclusione sono giunti gli esperti del Parco nazionale della Maiella, interpellati dai gestori dell’area protetta e dal sindaco di Vasto, Francesco Menna, che aveva scritto una lettera per chiedere accertamenti.

I risultati dello studio sono racchiusi in un documento ufficiale in cui risulta che «dal materiale video e fotografico sottoposto alla nostra attenzione dal gestore della Riserva, l’individuo ripreso, contestualmente, dalla donna aggredita, mediante telefono cellulare, è attribuibile, con ragionevole certezza, per caratteristiche fenotipiche, ovvero dimensioni, conformazioni e caratteristiche del mantello, ad individuo di specie Lupo appenninico (Canis lupus italicus), pur essendo opportuno verificarne l’idenficazione e l’eventuale livello di ibridazione mediante analisi del genotipo, con idonei campioni che potranno essere inviati al laboratorio Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, n.d.r.) competente», scrive il direttore del Parco, Luciano Di Martino, nella lettera al sindaco di Vasto, Francesco Menna, al ministero della Transizione ecologica, all’Ispra, alla Regione Abruzzo e ai carabinieri forestali di Chieti.

Uno stralcio della lettera di Luciano Di Martino

Sulla base delle informazioni ricevute e «delle pregresse esperienze dello staff di questo Ente Parco, da anni impegnato nello studio, nel monitoraggio del lupo e nella risoluzione di problematiche gestionati legate anche alla presenza del lupo in ambienti urbani ovvero antropizzati, si ritiene che, stante il mancato rilevamento ovvero segnalazione, precedente all’evento, di individui confidenti o problematici, ovvero rilevati come abitudinari nella frequentazione della località in questione, l’evento possa essere, allo stato attuale, ricondotto ad un particolare contesto verificatosi, appunto, per coincidenza delle particolari caratteristiche morfologiche dell’area e di non consuete modalità di interazione verificatesi tra la signora aggredita e il lupo stesso».

Dopo la segnalazione, l’ufficio monitoraggio e conservazione della fauna selvatica del Parco ha indetto «riunioni tecniche con il gestore della Riserva, pianificando le necessarie attività di monitoraggio intensivo nell’area, già attivate dal personale della Riserva stessa e che, nei prossimi giorni, potranno essere integrate dalle attività di monitoraggio e di cattura a scopo scientifico da parte del Parco». Di Martino precisa che «le attività di cattura non avranno finalità dirette alla «risoluzione del caso» in questione, ma alla applicazione di un radiocollare Gps ad (almeno) un individuo tra quelli che sono segnalati frequentare l’area del Sinello-Incoronata di Vasto-Punta Penna, in modo da ottenere informazioni dettagliate e utili sotto il profilo ecologico e, eventualmente, verificare la presenza di alcuni individui problematici che possano essere in qualche modo legati all’evento di aggressione segnalato».

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Comments 1

  1. Claudio says:

    Ma “quando mai” un “LUPO ITALIANO” attacca un essere umano?
    Dico…ma il caldo di questi giorni, a qualcuno “da di volta al cervello”?
    Fatemi capire… non potrebbe esser che “il turista” abbia egli stesso commesso “qualcosa di insensato”? 🤔🤔🤔

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