A Gessopalena la prima nazionale della “Cassandra” di Lanzillotti

Il ricco calendario estivo degli eventi culturali del Comune di Gessopalena, ha in programma per il 13 agosto un doppio appuntamento: la premiazione dei vincitori del concorso letterario “Corrispondenze nei Borghi” e in serata l’anteprima nazionale dello spettacolo teatrale incentrato sul mitologico personaggio di “Cassandra” con l’autrice e attrice Maria Paola Lanzillotti. La particolarità letteraria del concorso “Corrispondenze nei Borghi” organizzato dall’associazione Kairòs Ensemble di Pescara, era quello di ispirarsi all’energia che si trova nei borghi, in quanto, secondo Maria Paola Lanzillotti organizzatrice, insieme a Luisa Carinci e Mimmo Zocco, «i legami in queste zone sono fortificati e protetti dalle mura che circoscrivono la cittadella. Inoltre abbiamo riscontrato che lavorare con e in piccole realtà permette un arricchimento profondo sotto diversi aspetti».

Alla sua seconda edizione, il concorso letterario anche quest’anno ha ricevuto numerosi racconti che evidenziano il desiderio di raccontare e raccontarsi. In serata nell’incantevole scenario dell’antico borgo medievale di Gessopalena andrà in scena, in prima nazionale, “Cassandra”, il personaggio mitologico dell’antica Grecia rivisto e interpretato in chiave moderna da Maria Paola Lanzillotti, che ne è anche l’autrice, con la regia di Serenella Di Michele. La scenografia è stata curata da Luisa Carinci, mentre la parte registica del trailer è stata affidata al filmmakers Marco De Florentiis. Il progetto teatrale è una produzione della Kairós Ensemble ed è sostenuto dal Comune di Gessopalena, grazie al sindaco Mario Zulli e all’assessore all’istruzione Rossella Marcello.

La Cassandra portata in scena dall’attrice Maria Paola, è una donna del nostro tempo che vive  in profonda connessione con l’universo, si muove guidata dai ritmi e dai cicli naturali, come facevano gli esseri umani un tempo, quando la vita era vissuta in comunione con la Terra e il Cosmo che erano materia e sacro al tempo stesso. Come la Cassandra mitologica sente e vede il futuro, lo pre-vede, perché disposta a guardare il presente dove l’umanità tutta sta perdendo la connessione con sé stessa, con il cielo e con la terra. «Ma Cassandra benché abbia una fiducia nella capacità umana di mettersi in relazione, il suo percorso emotivo e spirituale è complesso – sottolinea la Lanzillotti  –  e teme questo mondo, ha difficoltà a definirsi e a trovare un luogo da cui la sua voce, la sua testimonianza, il suo pensiero arrivino chiari, diretti, non strumentalizzabili, non omologati dal discorso del potere».

Maria Paola Lanzillotti e la regista Serenella Di Michele ampliano lo sguardo portando in scena quel senso di allarme che è poi la disponibilità di ciascuno di noi al mito. Cassandra  entra nel nostro immaginario collettivo con la sua voce dirompente e rompe un tabù: dice alla comunità ciò che spesso è ovvio al singolo: «Che essi ahimè non sanno vivere. É questo la vera sciagura, il vero pericolo mortale».. Ogni giorno è sempre più chiaro come le nostre azioni abbiano una ripercussione sul mondo in cui viviamo, mangiamo e ci muoviamo poiché hanno un peso e delle conseguenze sull’ambiente. La natura è madre e matrigna. Materna e distruttiva. Per mantenere l’armonia gli uomini devono coesistere pacificamente con una moltitudine di “spiriti”, badando a non disturbarli o irritarli per non subire grave reazioni, come pandemie, ghiacciai che si sciolgono, siccità.

Maria Paola Lanzillotti, con la sua Cassandra ambientalista, si dimostra un’artista che fa del teatro l’occasione di riflessione, di identità e di narrazione. C’è in lei un forte senso di radici, di ricerca personale sia nella scrittura che nei suoi spettacoli. C’è, potremmo dire, un arcano appartenere ad un luogo, a personaggi storici o del nostro tempo, soprattutto femminili, che vengono trascesi in un linguaggio universale, per raccontare ispirate visioni artistiche e letterarie. Nel 2018, la Lanzillotti, ha scritto e interpretato una donna vittima di violenza nel progetto teatrale Sguardi Svelati, in collaborazione con la Polizia di Stato nell’ambito della campagna contro la violenza di genere sostenuto dal Ministero degli Interni, denominata “Questo non è amore” .

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